lunedì, 16 Dicembre, 2024
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Siccità e roghi dolosi. Coldiretti: clima e piromani creano sei miliardi di danni

Siccità e roghi dolosi arrivano già a 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale Il 2022. È quanto sottolinea la Coldiretti su dati Effis e per sottolineare i problemi la Confederazione fa riferimento al vasto incendio probabilmente doloso scoppiato sull’isola di Pantelleria. “Ci vorranno almeno 15 anni”, spiega la Coldiretti, “per ripristinare completamente le zone verdi distrutte dalle fiamme con danni oltre diecimila euro all’ettaro fra spese immediate per lo spegnimento e la bonifica e quelle a lungo termine sulla ricostituzione dei sistemi ambientali ed economici”.

Incendi dolosi e danni di miliardi

L’Italia brucia con 6 incendi su 10 che sono colpa dell’uomo. “Spesso all’opera con un vero e proprio disegno criminale”, sottolinea la Confederazione, “per incenerire migliaia di ettari di boschi e macchia mediterranea facendo salire il conto dei danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo con in media più di cinque grandi roghi ogni giorno dall’inizio dell’estate”.

Tra siccità e bombe d’acqua

“In un’Italia spaccata in due dal meteo le devastazioni dei roghi si aggiungono ai danni all’agricoltura causati da siccità e maltempo che”, evidenzia Coldiretti, “hanno già superato i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale Il 2022 infatti”, sottolinea Coldiretti”, “si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre ma segnato da una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo”.

Difendere i boschi

“Le alte temperature dell’estate 2022 e la scarsità di precipitazioni hanno inaridito i terreni”, evidenzia Coldiretti, “favorendo l’innesco delle fiamme nelle campagne e nei boschi spesso abbandonati a causa della chiusura delle aziende agricole che non possano più svolgere una funzione di controllo e monitoraggio per intervenire tempestivamente”. “Per difendere il bosco italiano”, continua la Coldiretti, “occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali”.

Controlli per fermare i piromani

“Dal momento che”, conclude la Coldiretti, “un elevato numero degli incendi è opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autorità responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono dei boschi nazionali”

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