lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

L’Italia al voto per un governo stabile

La crisi si ingarbuglia e la via di uscita sono le elezioni. Il premier Mario Draghi ha provato a far vibrare ogni corda da quella di un Patto sociale all’appello e invito ai partiti ad essere “pronti”, per rilanciare la sua coalizione e il percorso di Governo. Non è bastato e le Camere saranno sciolte. È la  fine di esperienze di maggioranze parlamentari contraddittorie e in contrasto tra loro per programmi e idee politiche.

Il voto è democrazia

Ora la parola torni agli italiani. Non è una tragedia, non è una novità e non è la fine del mondo, è semplicemente la democrazia. Le urne diranno quale prospettiva politica e maggioranza avrà il Paese. Noi sappiamo che l’Italia vive un momento difficile, per questo si rende necessario un Esecutivo libero, autorevole che sappia programmare e decidere. La prima urgenza è la legge di Bilancio che va approvata. Poi sul solco del lavoro del premier uscente, bisogna chiudere con le riforme ancora aperte. Il Patto sociale proposto da Draghi può essere  valorizzato con un confronto costruttivo tra forze sociali, ad iniziare dai sindacati e Confindustria e Associazioni di categoria. Così come le riforme del lavoro e puntare sullo sviluppo di cui il Paese ha bisogno.

L’impegno di Draghi

Su molte cose il premier Draghi ha avuto un ruolo decisivo, ad iniziare dalla sua leadership europea, dalla caratura dell’economista e dell’uomo a servizio delle istituzioni, va ringraziato per questo impegno, tenacia e coerenza. L’Italia ha bisogno della esperienza di Draghi così come del ritorno al voto. Lo stesso presidente del Consiglio ne era consapevole. Non si può mediare su tutto, non di può far vivere un Governo sul filo degli ultimatum. Ora bisogna rasserenare gli animi, affrontare il voto è dare vita ad un Governo che dia garanzie di concretezza e impegno. Possiamo e dobbiamo aspirare al meglio senza egoismi, litigi e intemperanze. L’Italia merita dedizione e scelte che rispettino la volontà e le aspirazioni dei cittadini.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

In ogni Regione un centro rimpatri. Meloni all’Onu: un piano per l’Africa

Antonio Gesualdi

Le spine nel fianco di Letta

Giuseppe Mazzei

Inail: nei primi 3 mesi del 2024 sono state 191 le denunce di morti sul lavoro (5 in meno rispetto a un anno fa)

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.