Per la BCE la guerra desta forti preoccupazione anche sul piano economico perché rallenta i consumi, con conseguenze negative sulla ripresa. Sebbene siano diminuiti i rischi legati alla pandemia, la guerra potrebbe incidere in misura ancora maggiore sul clima di fiducia e aggravare ulteriormente le limitazioni dal lato dell’offerta”.
Lo rivela la Banca Centrale Europea nel Bollettino Economico. “I costi dell’energia persistentemente elevati, insieme alla perdita di fiducia, potrebbero deprimere la domanda e frenare i consumi e gli investimenti in misura superiore al previsto – spiega la Bce -. Si sono inoltre intensificati i rischi al rialzo per le prospettive di inflazione, soprattutto nel breve termine.
Nel medio periodo tali rischi sono rappresentati da variazioni delle aspettative di inflazione superiori all’obiettivo, aumenti salariali maggiori rispetto a quanto previsto e un peggioramento duraturo delle condizioni dal lato dell’offerta. Tuttavia, un eventuale indebolimento della domanda nel medio termine ridurrebbe le pressioni sui prezzi”.