Tornano a salire i prezzi praticati dei carburanti, dopo i cali per il taglio delle accise. In conseguenza del trend in aumento delle quotazioni internazionali dei prodotti, tra giovedì e il fine settimana quasi tutte le società hanno rivisto i prezzi raccomandati, seppure in maniera differenziata sul territorio. E gli effetti iniziano a vedersi sui prezzi alla pompa. Più nel dettaglio, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alla mattina del 26 marzo dell’Osservaprezzi Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è salito a 1,842 euro/litro (venerdì 1,831), con i diversi marchi compresi tra 1,832 e 1,853 euro/litro (no logo 1,836). Il prezzo medio praticato del diesel self è cresciuto a 1,833 euro/litro (venerdì 1,812), con le compagnie posizionate tra 1,819 e 1,858 euro/litro (no logo 1,841).
Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è a 1,971 euro/litro (venerdì 1,977), con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,914 e 2,045 euro/litro (no logo 1,887). La media del diesel servito è invece a 1,967 euro/litro (venerdì 1,963), con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,933 e 2,021 euro/litro (no logo 1,892). I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,838 a 0,867 euro/litro (no logo 0,859). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 2,016 e 2,383 (no logo 2,105).