Arrivano a 20 miliardi le risorse a sostegno di famiglie e imprese. Una somma che la Confederazione Nazionale degli Artigiani giudica importante e dimostra l’impegno del Governo nel fronteggiare le diverse situazioni di crisi.
“Le nuove misure varate dal Governo per contrastare il caro Energia, incontrano il favore di Cna che tuttavia confida che nell’iter di conversione possano essere colmate alcune lacune”.
Cifra eccezionale
Con questi ulteriori 4,4 miliardi di euro arrivano a circa 20 miliardi le risorse stanziate a partire dalla seconda metà del 2021. “Si tratta di una cifra eccezionale, che rende l’idea della grandezza del fenomeno e dei suoi effetti sul sistema economico italiano ed europeo”, osserva la Cna, “Oltre all’intervento per calmierare i costi della benzina, la misura di maggiore interesse per le piccole imprese è rappresentata certamente dall’estensione del credito di imposta per l’acquisto di elettricità e gas. Una misura che era precedentemente riservata solo alle imprese energivore e gasivore, lasciando fuori da questa opportunità le molte imprese non ricadenti in questa fattispecie ma che stanno parimenti soffrendo per il caro energia”.
Piccole imprese costi alti
“Ricordiamo infatti che anche per una piccola impresa”, calcola la Confederazione, “non energivora le bollette rappresentano un costo significativo anche in situazioni di normalità, costo che nei casi più gravi ad oggi si è triplicato o oltre. Di fronte a questa situazione così è ormai evidente quanto non sia stato sufficiente l’intervento, seppur importante, che ha azzerato gli oneri generali sulle bollette elettriche ed alleggerito gli stessi (oltre alla riduzione dell’Iva) su quelle del gas”.
Tassare gli extra profitti
“Risulta a nostro avviso corretto, seppur forse migliorabile rispetto ai criteri di calcolo”, evidenzia la Confederazione degli artigiani, “l’intervento volto a tassare gli extraprofitti ed a monitorare i contratti di approvvigionamento. È indispensabile infatti che, in questa fase, che ci sia un riequilibrio tra i soggetti che stanno beneficiando di questa situazione di instabilità e le famiglie ed imprese che ne stanno subendo le pesanti conseguenze”.
Energia e autoproduzione
C’è un aspetto sul quale la Cna chiede maggiore attenzione il tema del sostegno alle fonti rinnovabili ed in particolare all’autoproduzione per le PMI. “Dopo lo sforzo in termini di semplificazione del precedente DL, avremmo auspicato”, fa sapere la Confederazione, “che si riproponesse una qualche agevolazione (o attraverso l’istituzione di un fondo dedicato oppure prevedendo uno specifico credito di imposta) volto a sostenere gli investimenti delle piccole imprese che, ad oggi, rimangono fuori da qualsiasi meccanismo di incentivazione per l’efficienza e le fonti rinnovabili”.
Ridurre import
Per la Confederazione un intervento di questo tipo contribuirebbe “significativamente al raggiungimento dell’obiettivo di alleggerire la nostra dipendenza dal gas russo”.
Altro elemento positivo del decreto è l’intervento per ridurre le accise sul carburante per mitigare l’impennata dei prezzi.
500 milioni all’autotrasporto
Per sostenere il settore dell’autotrasporto è stato costituito un Fondo da 500 milioni. “Un fondo per compensare l’incremento dei costi e nei giorni scorsi con il viceministro Bellanova è stato definito il metodo di lavoro e il bacino dei beneficiari, vale a dire quanti hanno diritto al rimborso accise trimestrale per i quali la riduzione di 25 cent alla pompa sta avendo un effetto quasi nullo”, scrive la Cna, “Si tratta delle imprese di autotrasporto merci per conto di terzi con veicoli euro 5 ed euro 6 oltre le 7,5 tonnellate, che altrimenti rimarrebbero penalizzate”.