Lo scenario internazionale resta caratterizzato da un processo di ripresa economica solido ma eterogeneo tra paesi. Tuttavia, la risalita dei contagi sta determinando un aumento dell’incertezza associata all’evoluzione dell’economia mondiale. E’ quanto evidenzia l’Istat nella Nota mensile sull’andamento dell’economia italiana, sottolinrando che nel secondo trimestre, il Pil italiano è cresciuto, in base alla stima preliminare, del 2,7% in termini congiunturali, con un dinamismo più accentuato di quello degli altri principali paesi europei. La variazione acquisita per il 2021 è +4,8%. L’indice della produzione industriale, al netto delle costruzioni, è tornato ad aumentare: +1,0% l’incremento sia a giugno sia nel secondo trimestre rispetto al precedente. Dal lato delle famiglie si registrano diffusi segnali positivi che interessano l’andamento del mercato del lavoro e la fiducia. Anche le vendite al dettaglio salgono. A luglio, si è ampliato il differenziale tra l’inflazione italiana e quella dell’area euro, in parte per la diversa tempistica dei saldi italiani rispetto all’anno precedente. Aumentano le attese di rialzo dei prezzi. Quinsi, secondo l’Istat, le prospettive per l’economia italiana restano decisamente positive. Per le imprese la fiducia si attesta sui massimi degli ultimi anni e il livello dei posti vacanti nell’industria e nei servizi ha superato i livelli pre-crisi. 2