Ad aprile, secondo i dati della Banca d’Italia, i prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, sono cresciuti del 3,7% sui dodici mesi (3,9 nel mese precedente). I prestiti alle famiglie sono aumentati del 4,1% sui dodici mesi (3,2 in marzo) mentre quelli alle società non finanziarie, sono aumentati del 4,5% (5,7 nel mese precedente).
I depositi del settore privato sono cresciuti del 9,6% sui dodici mesi (contro il 9,9 in marzo); la raccolta obbligazionaria è diminuita del 4,5% sullo stesso periodo dell’anno precedente (-3,9 in marzo). Le sofferenze sono diminuite del 18,3% sui dodici mesi (in marzo la riduzione era stata del 18,5%); la variazione può risentire dell’effetto di operazioni di cartolarizzazione.
Ad aprile i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,73% (1,72 in marzo), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,95 per cento (7,98 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,19 per cento (1,25 in marzo), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,80%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,77%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,32% (0,33 nel mese precedente).