sabato, 20 Aprile, 2024
Attualità

Caritas, piano di aiuti per Gaza: grave crisi sanitaria ed economica

In piano di aiuti con un impegno straordinario per la Terra Santa e la striscia di Gaza. A mobilitarsi è la Caritas Italiana in soccorso di una popolazioni allo stremo.
“A nord e a est della Striscia intere aree sono state totalmente distrutte”, raccontano i volontari della Caritas, “Il bilancio degli 11 giorni di guerra è pesante: 254 morti (243 palestinesi e 12 isrealiani) di cui 66 bambini, 39 donne e 17 anziani, oltre 2000 i feriti. Più di 1800 tra abitazioni e attività commerciali distrutte o gravemente danneggiate, oltre 14.000 con danni lievi. Gravi anche i danni ai servizi educativi, sanitari e alle infrastrutture”. Ma la guerra, racconta il sodalizio cattolico, ha esacerbato una situazione di povertà diffusa e carenza di servizi essenziali preesistente: “a Gaza il 53% della popolazione vive sotto la soglia di povertà; il 52% è disoccupata; il 62% vive in condizioni di insicurezza alimentare e l’85% dipende dagli aiuti internazionali”.
La sinergia è tra Caritas Gerusalemme, con cui la Caritas italiana collabora dalle prima ore dopo il cessate il fuoco per predisporre gli interventi sulla base dei bisogni più urgenti. Un primo piano di aiuti di 2 mesi ora è stato avviato grazie alla lunga esperienza della Caritas nella Striscia di Gaza soprattutto in ambito sanitario. “Il piano prevede la riapertura, già avvenuta, di una clinica per l’assistenza sanitaria di base e l’attivazione 5 cliniche mobili”, raccontano i volontari, “operanti a nord e ad est della striscia con l’obiettivo di raggiungere 12.540 persone (2.200 famiglie) tra le più vulnerabili tra cui 5.800 bambini, 3.380 donne, 500 disabili e 560 anziani, con le seguenti attività”. Tra i servizi umanitari offerto c’è l’assistenza sanitaria di base, il trattamento delle malattie acute o croniche, le visite a domicilio a malati o disabili costretti a letto, e, ancora, visite prenatali a circa 3000 donne, analisi cliniche, fornitura di farmaci essenziali, medicazione di ferite e fornitura di antibiotici alle persone rimaste ferite negli scontri. Un orientamento a servizi sanitari secondari dove necessario. C’è inoltre una distribuzione di kit igienici e dispositivi di protezione da Covid-19, e l’educazione sanitaria e formazione sulla prevenzione delle infezioni e l’igiene ambientale.
L’intervento medico della Caritas si inserisce in un sistema sanitario già fortemente deficitario e provato dalla pandemia di Covid 19.

“Caritas Italiana si unisce alla preghiera per invocare la pace e agli appelli in primis del Papa
ai governanti affinché si giunga”, si sottolinea in un documento dell’Associazione, “ad una pace duratura nel rispetto della dignità e dei diritti di tutti, israeliani e palestinesi, dando voce alle tante persone di ogni fede che credono ancora ad un futuro insieme e si impegnano per renderlo possibile”. Infine un appello alla solidarietà “verso una popolazione in estremo bisogno di aiuto, per sostenere gli interventi di Caritas Gerusalemme”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Dopo-Boris. I Tories voltano pagina?

Luca Sabia

Saldi, che passione. Affari per 5,5 mld

Cristina Calzecchi Onesti

Cina e Stati Uniti, a novembre l’incontro. Le responsabilità di due potenze globali

Paolo Fruncillo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.