venerdì, 26 Aprile, 2024
Politica

Politiche agricole. Giansanti (Confagricoltura): l’Unione decida sulla Pac, servono scelte di qualità non la burocrazia

Troppe situazioni da chiarire. Per gli agricoltori Italiani che puntano sulla qualità dei prodotti Bruxelles è sempre fonte di decisioni controverse. Confagricoltura rilancia il dialogo con l’Unione ma spiega “non a tutti i costi”. Il motivo di questo stop è nel rischio che norme e regolamenti riducano le tutele sulla salubrità dei prodotti agro alimentari.

“Nonostante le difficoltà emerse, un accordo sulla riforma della PAC è possibile e auspicabile, ma non a tutti i costi”, sottolinea la Confederazione.

“Perché la politica agricola dell’Unione”, spiega Confagricoltura, “deve continuare a sostenere un processo economico finalizzato a fornire ai consumatori cibo in quantità adeguate, sicuro e di altissima qualità”.
A porre il problema il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, che commenta il rinvio del negoziato tra le istituzioni della UE per raggiungere un’intesa sulla nuova PAC che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2023.

“È evidente che le imprese agricole sono di fronte ad una nuova sfida”, osserva Giansanti, “che è quella di una maggiore sostenibilità ambientale. Vale a dire, salvaguardare i livelli di produzione riducendo la pressione sulle risorse naturali”. Il punto per Confagricoltura che ci sono già troppe regole, ed un aggravio di burocrazia metterebbe in difficoltà le imprese che invece hanno bisogno di norme snelle e, soprattutto, utili ai consumatori.

“Non servono, però, nuovi e complessi adempimenti burocratici; mentre risulta fondamentale un’efficace tutela dei redditi di tutte le imprese, senza penalità in funzione della dimensione”, sottolinea il presidente di Confagricoltura.

“Senza dimenticare che la continuità dell’attività agricola è essenziale per la vitalità sociale ed economica delle zone rurali e delle aree interne”.

“Ci auguriamo”, conclude Giansanti, “che la ripresa delle trattative tra le istituzioni dell’Unione sia caratterizzata da una maggiore attenzione nei confronti delle esigenze economiche delle imprese”.

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