venerdì, 26 Aprile, 2024
Esteri

Libia: Italia e altri 4 paesi “bene tregua, ora lavorare per accordo”

I governi di Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America accolgono “con soddisfazione” l’annuncio di una tregua in Libia, in occasione della festività di Eid al-Adha, in risposta alla richiesta avanzata dal Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite con il sostegno del Consiglio di Sicurezza (comunicato stampa del CdS sulla Libia dell’11 agosto), invitando tutte le parti a realizzare l’effettiva cessazione delle ostilità sull’intero territorio della Libia.

“Siamo pronti ad assistere la Missione ONU nel monitorare il rispetto della tregua e nell’affrontare qualsiasi tentativo di infrangerla – si legge in una nota congiunta dei cinque Governi -. Come proposto dal RSSG e riaffermato dal Consiglio di Sicurezza l’11 agosto, la tregua deve essere accompagnata da misure di confidence building tra le parti al fine di facilitare un cessate il fuoco sostenibile e il ritorno ad un dialogo costruttivo ed inclusivo”.

I governi di Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti D’America ricordano che “il diritto internazionale fa obbligo ad ogni Stato Membro delle Nazioni Unite di rispettare l’embargo sulle armi, in linea con tutte le relative Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”.

“Ci rivolgiamo alle parti coinvolte – proseguono – perché inizino immediatamente a lavorare sulla definizione di un accordo per il cessate il fuoco e a rinnovare gli sforzi, sotto gli auspici del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per trovare una soluzione politica duratura basata sui principi concordati a Parigi, Palermo e Abu Dhabi”. I governi di Francia, Italia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America confermano “il loro forte impegno per giungere ad una risoluzione rapida e pacifica della crisi libica.

Ribadiamo – proseguono – che non esiste una opzione militare per la Libia e sollecitiamo tutte le parti a proteggere la popolazione civile, a salvaguardare le risorse petrolifere libiche e le infrastrutture del Paese”. I cinque governi condannano “con la massima fermezza” l’attacco che nella giornata di sabato ha colpito a Bengasi un convoglio ONU. “E’ necessario chiarire tempestivamente le modalità di questo atto terribile, identificando ed assicurando alla giustizia i responsabili. Si ribadisce il pieno supporto al lavoro essenziale della Missione ONU in Libia”, conclude la nota. (Italpress)

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