A 21 giorni dalla somministrazione della prima dose del vaccino anti-SARS-CoV-2, il 99% dei vaccinati ha sviluppato anticorpi contro il virus. Sono i dati del primo monitoraggio realizzato tra gli operatori sanitari dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu’ dall’e’quipe della Medicina del Lavoro e della struttura complessa di Microbiologia, con il supporto dell’Immunologia clinica e il coordinamento della Direzione sanitaria. Ad oggi, al Bambino Gesu’, la prima dose di vaccino e’ stata somministrata a quasi 3.000 operatori sanitari “negativi” (ovvero mai entrati in contatto con il virus SARS CoV-2), la seconda dose a 1.425 operatori. Il monitoraggio a 21 giorni dalla prima dose ha rilevato una risposta anticorpale positiva nel 99% dei vaccinati esaminati, con la produzione di una quantita’ di anticorpi specifici (titolo anticorpale) 50 volte superiore alla soglia di negativita’. 7 giorni dopo la seconda dose, gli anticorpi sono stati sviluppati dal 100% dei vaccinati finora valutati, con un titolo anticorpale di circa 1.000 volte superiore alla soglia di negatività, indice di elevato tasso di potenziale protezione.
Positivi i dati anche sul fronte immunologico: a soli 7 giorni dalla prima somministrazione si è registrato un incremento delle cellule B di memoria (quelle che mantengono la produzione di anticorpi nel tempo) nell’80% dei casi e un incremento significativo delle cellule T di memoria (che coordinano l’intera risposta immunitaria contro il virus) nel 64% delle persone vaccinate. Risultati che sembrano supportare pienamente i dati epidemiologici: a partire dal 14° giorno dalla prima dose, cioè successivamente alla comparsa degli anticorpi protettivi e della memoria immunitaria, finora non e’ stato infatti registrato alcun caso di infezione tra gli operatori sanitari vaccinati. Solo 7 persone hanno sviluppato l’infezione da SARS CoV-2, ma tutte entro il 14° giorno dalla prima somministrazione del vaccino, con lievi sintomi e senza necessita’ di ricovero ospedaliero.
“Si tratta dei primi risultati che confermano nella pratica clinica la bonta’ dell’approccio vaccinale in termini di efficacia e di protezione dal SARS-CoV-2. Ampliano inoltre le nostre conoscenze, mostrando i dettagli dei meccanismi della risposta immunitaria al vaccino, e suggeriscono, basandosi su quanto finora evidenziato, che gli anticorpi prodotti dalla vaccinazione abbiano una persistenza nell’organismo alquanto duratura. Sara’ ora necessario ampliare le osservazioni e prolungarle nel tempo, tuttavia quanto finora osservato in questa rilevazione e’ alquanto promettente e supporta l’utilita’ di una vaccinazione di massa contro il COVID-19” commenta il professore Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologia e Diagnostica di Immunologia.