martedì, 19 Marzo, 2024
Economia

Italia ancora in deflazione

Secondo quanto rende noto l’Istat, a dicembre 2020 si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, aumenti dello 0,2% su base mensile e diminuisca dello 0,2% su base annua (come nel mese precedente); la stima preliminare era -0,1%.
In media, nel 2020 i prezzi al consumo registrano una diminuzione pari a -0,2% (da +0,6% del 2019). Al netto degli energetici e degli alimentari freschi (l’inflazione di fondo”), i prezzi crescono dello 0,5% (come nel 2019) e al netto dei soli energetici dello 0,7% (da +0,6% del 2019).
L’inflazione rimane negativa per l’ottavo mese consecutivo, a causa dei prezzi dei Beni energetici (-7,7%, da -8,6% del mese precedente) il cui calo meno marcato, insieme con quello dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da -1,6% a -0,7%), è però compensato dal rallentamento dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +3,2% a +1,6%).

L’inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, accelera a +0,6% (da +0,4% di novembre) e quella al netto dei soli beni energetici rimane stabile a +0,6%.
L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto alla crescita dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (+1,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,8%), solo in parte compensata dalla diminuzione dei prezzi dei Beni alimentari non lavorati (-1,0%).
I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona dimezzano la loro crescita su base annua a +0,6% (da +1,2%), mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto sono stabili a -0,3%.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e diminuisce dello 0,3% su base annua (come a novembre), confermando la stima preliminare. La variazione media annua del 2020 e’ pari a -0,1% (era +0,6% nel 2019).
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,2% rispetto a dicembre 2019. La variazione media annua del 2020 e’ pari a -0,3% (era +0,5% nel 2019).
“Nel 2020, la diminuzione dei prezzi al consumo in media d’anno (-0,2%) è la terza registrata a partire dal 1954, da quando cioè è disponibile la serie storica dell’indice NIC
(-0,4% nel 1959, -0,1% nel 2016) – commenta l’Istat -.
Analogamente a quanto accaduto nel 2016 e a differenza di quanto verificatosi nel 1959 (quando fu dovuta anche ad altre tipologie di prodotto), la variazione annua negativa dell’indice NIC è imputabile prevalentemente all’andamento dei prezzi dei beni energetici (-8,4% rispetto al 2019) al netto dei quali l’inflazione rimane positiva e in lieve accelerazione rispetto all’anno precedente”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Mimit: riunione allerta rapida. Eventi climatici estremi hanno impattato negativamente su filiera ortofrutticola

Valerio Servillo

Siccità, prezzi, crisi di Governo, e lavoro. Coldiretti: assemblea nazionale sulle criticità di imprese e famiglie

Marco Santarelli

Sangalli (Confcommercio): la nuova ondata travolge le imprese. Moratoria su crediti e nuovi aiuti

Marco Santarelli

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.