“La proroga dei versamenti per 105mila contribuenti al 30 ottobre e senza l’applicazione di sanzioni è una buona notizia. A qualcuno può sembrare un risultato di poco conto, ma per noi è un primo, importante passo avanti. Lo è perché significa che le proposte della categoria vengono finalmente ascoltate, lo è perché ci permette di avvicinarci nel migliore dei modi e con lo spirito giusto al tavolo del ministero dell’Economia e delle Finanze”. Lo afferma Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili.
“Oggi siamo costretti a ragionare a lungo termine. È come se dovessimo programmare la fiscalità di una società che sta facendo buoni utili e contestualmente predisporre le operazioni straordinarie per un’altra società che invece sta arrancando. Servono visione e coraggio per prendere scelte che possono sembrare impopolari. Insomma, guardiamo a quello che è il meglio per il futuro e non soltanto per il presente”, evidenzia De Lise. “È un lungo lavoro che però non ci spaventa: abbiamo fatto della capacità di analisi prospettica un punto cruciale delle consulenze e dei servizi della nostra associazione sindacale. D’altronde è proprio grazie alla nostra capacità di ragionare sul futuro che saremo al tavolo del Mef tra pochi giorni. Tavolo aperto dopo anni di richieste cadute nel vuoto anche grazie alla nostra minaccia di astensione collettiva, poi revocata una volta ottenuti tutti i risultati richiesti”.
“Abbiamo deciso – spiega il presidente Ungdcec – di non ragionare “di pancia” o inseguendo il consenso, eppure in questo contesto storico sarebbe stato molto facile. Abbiamo invece scelto di fare i commercialisti, dimostrando la correttezza di ciò che stiamo reclamando a gran voce. Abbiamo scelto secondo il bene di tutti. E continueremo a farlo”.