sabato, 20 Aprile, 2024
Società

Migranti in fuga, le regole anti-Covid valgono solo per qualcuno?

Sarebbero stati rintracciati 125 dei 184 migranti fuggiti dal Cara di Caltanissetta, secondo quanto riporta Il Giornale di Sicilia. 

La fuga di massa dal centro si è verificata nel pomeriggio di ieri. Si tratta di immigrati tunisini facenti parte del gruppo di profughi trasferiti nel Cara di Pian del Lago per il periodo della quarantena. Sembra che per fuggire i migranti abbiano forzato un cancello, dandosi poi alla fuga a piedi scalzi. Nessuno dei fuggitivi sarebbe positivo al Covid-19, così hanno fatto sapere le autorità, ma ciò non ha fermato le polemiche, specie quelle in campo politico.

E’ infatti subito intervenuto il leader della Lega Matteo Salvini con una dura nota: “Cento immigrati in fuga da una struttura di accoglienza a Caltanissetta: sbarchi senza sosta, raffica di clandestini col Covid-19, allontanamenti di finti profughi. Il governo minaccia lo stato di emergenza per tappare in casa gli italiani ma spalanca i porti e non controlla i clandestini. Quasi tutti i giornali e i telegiornali nascondono la verità ai cittadini: Conte-Lamorgese-Pd-5Stelle mettono in pericolo l’Italia”.

Ma anche il sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino è sul piede di guerra e chiede lo stop all’arrivo di altri profughi nel Cara. “Chiederò al governo di non inviare più immigrati a Pian Del Lago, sono tutti negativi ai tamponi, ma non è questo il punto. Chiedo la massima sicurezza della struttura. Perché in questo modo non si possono contenere. Così non si può continuare”.

Il più duro di tutti è il Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci che tuona: “Avrete già letto dei 100 migranti scappati a Caltanissetta. Si aggiungono ai tunisini scappati a Pantelleria e a quelli evasi dall’hotspot di Pozzallo, i quali, a loro volta, si sommano a tutti gli altri. Nessuno dica che è responsabilità delle forze dell’ordine: fanno tutto quello che possono e siamo loro grati. È semplicemente sbagliato che si faccia finta di nulla da parte del governo di Roma e che si dica che ‘tutto va bene’”.

E qui è il caso di aprire una parentesi: tutti i giorni nei telegiornali non si fa che tenere alto l’allarme sul rischio di una seconda ondata, parlando di contagi che tornano a salire e di cittadini che non rispetterebbero le regole. Così ecco arrivare i “pugni di ferro” dei sindaci e dei governatori contro le movide notturne e gli assembramenti sulle spiagge e nelle piazze. E il governo ogni giorno è costretto a chiudere gli aeroporti agli stranieri provenienti dalle zone più a rischio.

Contemporaneamente però si scopre che gli sbarchi dei migranti continuano ininterrotti, e quel che è più grave è che i Cara fanno acqua da tutte le parti, come dimostrano le fughe di massa sempre più frequenti. Fughe che in verità avvenivano prima così come avvengono oggi che si è aggiunta l’emergenza del Covid. Come se fra il prima e il dopo non sia cambiato nulla.

Per carità, le forze di polizia fanno il loro dovere in maniera esemplare come dimostra la prontezza con cui hanno rintracciato gran parte dei fuggitivi, ma come anche il sindaco di Caltanissetta evidenzia, sono le strutture a non essere adeguate e a non garantire livelli di sicurezza efficienti. E la fuga delle ultime ore ne è la prova.

Insomma, possibile che mentre si continua la sistematica colpevolizzazione dei cittadini che non indossano le mascherine, non rispettano le distanze e sottovalutano i rischi (quando in realtà basterebbe girare per le città per accorgersi di come la stragrande maggioranza osservi le regole), poi si scopra che violare la quarantena nei Cara è la cosa più semplice del mondo, perché in fondo basta forzare un cancello o abbattere una recensione fatiscente e il gioco è fatto?

Nel cara di Caltanissetta sono ospitati circa 350 profughi, la maggior parte dei quali arrivati a Lampedusa nei giorni scorsi. E gli sbarchi non si fermano. Nelle ultime ore ne sarebbero arrivati oltre 600 pronti per essere distribuiti in Sicilia e nelle altre regioni del sud. Insomma, sembra proprio che per l’Italia i guai non debbano finire mai. E mentre commercianti, ristoratori, esercenti di bar devono stare attenti al numero delle persone che entrano nel locale rischiando multe severe o addirittura la chiusura se non rispettano gli standard previsti dalle misure anti-Covid, i Cara che già scoppiano, continuano ad essere riempiti di migranti in barba alle più elementari regole di sicurezza. E il grido di allarme dei tanti sindaci siciliani, quello di Lampedusa in testa, sta a testimoniarlo: ma sono tutti leghisti?

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