Valori mai registrati che segnato due punti in favore della solidarietà e dell’impegno o dei medici e infermieri del Servizio sanitario nazionale. A crescere a ritmi di record sono stati i trapianti effettuati in Italia lo scorso anno. Segni positivi per le donazioni di organi (2.110 con un +2,7% rispetto al 2023), così come il numero di trapianti eseguiti: 4.692, 226 in più rispetto al 2023. Sono i dati che emergono dal Rapporto sulle donazioni e i trapianti in Italia presentato oggi al ministero della Salute, che raccontano di numeri alti mai registrati in precedenza.
Gli organi, gli interventi
Il Rapporto sulle donazioni e i trapianti è stato presentato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci e dal direttore del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin. All’evento è intervenuto anche il presidente dell’Istituto superiore di sanità Rocco Bellantone. Nel merito degli interventi. Circa la metà dei trapianti (2.393) sono di rene (+6,6% rispetto al 2023); quelli di cuore sono stati 418 (+13%). In aumento i trapianti di fegato, 1.732 (+1,8%), mentre in lieve calo quelli di polmone (da 188 a 174); stabili quelli di pancreas (36).
Cuori che tornano a battere
A trainare i trapianti di cuore nello scorso anno è stata soprattutto la crescita della donazione a cuore fermo, cioè quella da pazienti la cui morte viene accertata dopo un arresto cardiaco di almeno 20 minuti: le donazioni di questa tipologia sono aumentate del 30,8% rispetto al 2023 (276) e i trapianti conseguenti del 39,3% (621). Nel 2024 quelli da donazione a cuore fermo hanno rappresentato il 13,2% di tutti i trapianti realizzati.
Buone notizie, le donazioni
Per quel che riguarda le donazioni, nel 2024, il tasso di donazione è salito a 30,2 donatori per milione di persone, superando per la prima volta quota 30, un livello che colloca il nostro Paese ai primi posti europei per donazioni di organi. Le Regioni con il tasso più elevato di donazioni sono Toscana (49,4 donatori per milione), Emilia-Romagna (45,5) e Veneto (44,7). Si registra, però, una importante crescita anche nelle Regioni meridionali (Sicilia +5,7 punti per milione, Campania +3,1, Calabria +2,7).
Un anno d’oro
Nel 2024 è stato raggiunto il numero più alto di sempre anche per le donazioni (410) e i trapianti (1.095) di cellule staminali ematopoietiche da non consanguinei. In quasi il 90% dei casi le cellule sono state prelevate da sangue periferico, la modalità meno invasiva, molto simile a una donazione di sangue. Positivo anche il trend di crescita dei donatori di midollo osseo: per la prima volta gli iscritti attivi nel registro Ibmdr (cioè le persone disponibili a donare) hanno superato il mezzo milione (512.194, +3,1%).
Fare ancora di più
Per rafforzare la cultura della donazione, nel 2025 il Ministero della Salute e il Centro nazionale trapianti metteranno in campo una serie di azioni a sostegno della campagna nazionale di sensibilizzazione: tra le più significative, un’indagine conoscitiva sulle motivazioni che portano i cittadini alla scelta di diventare o meno donatori di organi e alcune iniziative di comunicazione mirate ai più giovani (che, secondo i dati, insieme agli over 60 manifestano una minore propensione alla donazione)