lunedì, 26 Agosto, 2024
Lavoro

Rinnovato il contratto che riguarda oltre 70mila marittimi

Più potere d’acquisto dei salari, welfare sanitario e previdenza complementare

Confitarma, Assarmatori, Assorimorchiatori e Federimorchiatori hanno sottoscritto con Filt-CGIL, Fit-CISL e Uiltrasporti l’accordo per il rinnovo delle 15 sezioni del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro unico dell’industria armatoriale, valido fino al 31 dicembre 2026. Analogo accordo è stato sottoscritto con USCLAC-UNCDIM con riferimento alle sezioni applicate ai Comandanti e Direttori di macchina. Il contratto interessa circa 63.000 marittimi a cui si aggiungono oltre 8.000 addetti di terra, per un totale di oltre 71.000 lavoratori. Un accordo di rinnovo che, sul piano economico, dà una risposta importante al tema della difesa del potere di acquisto dei salari dei lavoratori del settore, intaccato dall’elevata inflazione registrata negli ultimi due anni, introducendo anche alcuni elementi innovativi in materia di assistenza e di welfare per i lavoratori dal punto di vista sanitario e della previdenza complementare.

Novità normative

Novità anche sotto il piano normativo, a seguito di un complesso e articolato confronto compiuto in oltre sessanta riunioni concentrate in circa otto mesi. Le parti hanno proseguito l’ambizioso percorso di ammodernamento, allineamento e semplificazione delle 15 sezioni che compongono il CCNL unico di settore, individuando soluzioni di equilibrio su temi come la necessaria e auspicata rivalutazione della figura dell’Allievo. Figura quest’ultima considerata tassello fondamentale per far fronte alla carenza di personale marittimo.

I commenti degli armatori

“Siamo arrivati all’ultimo atto di una trattativa lunga e che ha visto momenti di contrapposizione, come del resto è fisiologico per raggiungere un accordo di questa importanza – commenta il presidente di Assarmatori Stefano Messina – e proprio a bocce ferme mi preme sottolineare con un particolare apprezzamento lo spirito di forte responsabilità e di collaborazione, che da sempre ha caratterizzato il rapporto tra le parti presenti al tavolo, unite dal comune obbiettivo di miglioramento della competitività del nostro strategico settore dell’economia e il continuo miglioramento delle condizioni di lavoro dei marittimi.” Per Paolo Visco, presidente della Commissione Relazioni Industriali di Assorimorchiatori: “Per quanto riguarda la sezione rimorchio, che ha visto importanti innovazioni dell’articolato normativo, è stato raggiunto un risultato significativo, grazie all’impegno e alla serietà che tutte le parti del tavolo hanno dedicato alla trattativa. Si tratta di una sezione contrattuale il cui impianto generale non subiva aggiornamenti dal 2003, e che aveva evidenti esigenze di adeguamenti dovuti anche alle mutate norme che regolano il settore del rimorchio portuale. Esprimo quindi un ringraziamento a tutte le parti coinvolte in questo lavoro, fiducioso che il dialogo costruttivo instauratosi negli ultimi mesi possa proseguire per i prossimi anni.”

I sindacati

Il Coordinatore nazionale della Cisl Vincenzo Pagnotta: “Tra le novità rilevanti sono stati disposti 202 euro di aumento complessivo calcolato sul parametro medio, corrisposto in tre tranches e suddiviso in 138 euro sul minimo contrattuale e 64 euro di EAR (Elemento aggiuntivo della retribuzione); un una tantum di 380 euro per il periodo di vacanza contrattuale (gennaio-giugno ‘24) erogato in due tranches. Previsti, inoltre, ulteriori aumenti pari a 49,50 euro mensili, ripartiti tra un innovativo sistema di assistenza sanitaria integrativa, un incremento della quota destinata alla previdenza complementare e l’elemento perequativo in caso di assenza di contrattazione di secondo livello. Infine, raggiunto un accordo economico anche per gli Allievi, per i quali è stato disposto un incremento della retribuzione”. Per le Organizzazioni sindacali “si tratta di un rinnovo atteso per una categoria di lavoratori che svolge una attività particolarmente gravosa, caratterizzata da situazioni climatiche molto variabili, permanenza a bordo per lunghi periodi e soggetta a elevati rischi poiché il mare può creare situazioni impreviste e imprevedibili.”

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