sabato, 28 Settembre, 2024
Attualità

Meloni: “Primi in Ue a richiedere la sesta rata del Pnrr”

Avrà un importo di 8,5 miliardi di euro

Una sesta rata dal valore di 8,5 miliardi di euro per il Pnrr. Questa la richiesta che l’Italia presenterà alla Commissione europea così da raggiungere i 37 obiettivi previsti. La Cabina di Regia che si è riunita a Palazzo Chigi, convocata da Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, alla presenza dei Ministri e dei Sottosegretari preposti, insieme all’Anci, all’Upi e la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, afferma che l’Italia ha tutte le carte in tavola per la richiesta.

L’intervento del Premier

Presente anche Giorgia Meloni, per la quale la stessa Cabina ha “confermato l’eccezionale lavoro svolto dal governo, in stretta collaborazione con le istituzioni competenti e gli attori coinvolti, nell’attuazione del nuovo Piano italiano. Questo ha permesso di sbloccare risorse strategiche cruciali per stimolare la crescita economica strutturale dell’Italia, posizionandoci al primo posto in Europa per quanto riguarda gli obiettivi raggiunti e il progresso finanziario. Recentemente pubblicati, i dati sul Pil e sull’incremento dell’occupazione mostrano che il Mezzogiorno ha registrato una crescita di mezzo punto percentuale superiore alla media nazionale, un risultato che ci incoraggia a intensificare la progettazione di politiche virtuose. Queste politiche sono mirate a ridurre concretamente i divari territoriali in termini di competitività e produttività del Paese. Per la sesta rata, come è stato per la quinta, l’Italia si conferma al primo posto in Europa per aver presentato la sesta richiesta di pagamento”.

Lo stesso Primo Ministro ha poi proseguito affermando che “il nostro primato è stato ufficialmente certificato dalla valutazione a medio termine della Commissione europea, risultato dei numerosi traguardi raggiunti nei mesi recenti. Tra questi, la revisione e l’approvazione del nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza, che include anche il REPowerEU, e il pagamento della terza e quarta rate, totalizzando 35 miliardi di euro. Attualmente, stiamo aspettando l’adozione da parte della Commissione europea della valutazione positiva per il pagamento della quinta rata. Se questa valutazione sarà confermata positiva, come ci attendiamo, l’approvazione da Bruxelles ci permetterà di incassare ulteriori 10,6 miliardi di euro, portando il totale delle risorse ricevute a oltre 113 miliardi su un totale di 194,4 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea per il Pnrr italiano”.

I lavori previsti

I lavori previsti sono rivolti alla realizzazione di infrastrutture cruciali: il potenziamento dell’infrastruttura per il trasporto del gas sulla Linea Adriatica, la formazione di competenze tecniche, digitali e manageriali nel sistema sanitario nazionale, i crediti d’imposta per la transizione ecologica 4.0 e 5.0, le opere infrastrutturali avviate nella Zona Economica Speciale del Mezzogiorno, il rinnovo della flotta dei Vigili del Fuoco, la digitalizzazione dei parchi nazionali, il potenziamento delle infrastrutture sportive scolastiche, la tutela e valorizzazione delle foreste urbane e periurbane, la transizione ecologica con la realizzazione di impianti di energia elettrica agri-solare, la bonifica delle discariche abusive con conseguente chiusura delle procedure di infrazione, il potenziamento dei collegamenti ferroviari nel Mezzogiorno, il completamento delle procedure di assunzione per i tribunali civili, penali e amministrativi, l’istituzione del Digital Tourism Hub per il turismo digitale e la digitalizzazione della Guardia di Finanza per rafforzare il controllo sulla trasparenza e legalità. Questa misura, unitamente a quelle incluse nel Decreto Legge del Piano nazionale di rpresa e resilienza, contribuirà significativamente a rafforzare il controllo sulla legalità. Attualmente, la Guardia di Finanza ha già effettuato 3.683 interventi finalizzati alla verifica della corretta attribuzione ai cittadini e alle imprese di crediti d’imposta, contributi e finanziamenti, nonché alla regolare esecuzione di opere e servizi appaltati dal settore pubblico, per un valore totale di circa 9,3 miliardi di euro.

Il Ministro Fitto

Meloni ha anche ringraziato Fitto e la Struttura di Missione “per aver coordinato una settimana intensa di incontri tecnici con la delegazione della Commissione europea, finalizzati al monitoraggio e alla verifica dello stato di avanzamento del Pnrr. Durante questa settimana sono stati organizzati circa 50 tavoli tematici, con la partecipazione dei Ministeri, delle Organizzazioni sindacali, di Confindustria, degli Enti locali e di tutte le istituzioni coinvolte nel Pnrr. Il Ministro Fitto – ha proseguito il Capo del governo – ha descritto un clima di grande collaborazione durante i lavori e ha sottolineato il positivo dialogo instaurato tra gli enti responsabili dell’attuazione del Piano e i tecnici della Commissione europea. È stato affrontato specificamente il monitoraggio dei 37 obiettivi della sesta rata e dei 69 della settima rata, in vista dell’avvio dell’attività di verifica e rendicontazione che avverrà nella prossima riunione della Cabina di Regia”.

Proprio il Ministro Fitto ha affermato che “la Cabina di Regia ha evidenziato il positivo avanzamento degli investimenti e delle riforme, in perfetta conformità con le previsioni per il 2024 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Questo consentirà al Governo – ha proseguito Fitto – di avviare la procedura per il pagamento della sesta rata e di iniziare, già nei prossimi giorni, la verifica e la rendicontazione dei 69 traguardi e obiettivi della settima rata, che ammontano a 18,2 miliardi di euro. I dati sul notevole aumento degli investimenti nelle opere pubbliche, con un tasso di crescita superiore al 50% nel Sud Italia nel corso del 2023, confermano – secondo il Ministro – che siamo ora pienamente nella Fase 2 del Pnrr, quella dell’effettiva realizzazione degli investimenti per plasmare l’Italia del futuro”.

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