mercoledì, 1 Maggio, 2024
Esteri

Kyiv colpisce nave russa a Kaliningrad

Xi e Putin si vedranno entro fine anno. Borrell: “Rischio guerra in Europa”

Cresce la tensione attorno alla centrale nucelare di Zaporizhzhia, anche quella mediatica. Ieri l’Ucraina ha accusato l’Agenzia atomica internazionale (Aiea) di essere manipolata dalla Russia. Energoatom, l’agenzia per l’energia atomica di Kiev, ha scritto su Telegram: “l’unico modo per prevenire un incidente nucleare e radioattivo è attuare la risoluzione dell’Aiea, ritirare le attrezzature militari e russe dalla stazione, trasferire la Znpp (la centrale nucleare di Zaporizhzhia) sotto il controllo dell’Ucraina, l’operatore legittimo Energoatom, e sminare i territori circostanti. Il pericoloso gioco degli occupanti dell’impianto nucleare deve finire.”

Insomma gli ucraini avvertono che la situazione si fa pericolosissima. Ieri dei sabotatori hanno danneggiato la nave missilistica russa “Serpukhov” alla fonda in un porto di Kaliningrad, quindi nella piccola exclave territoriale controllata da Mosca che affaccia sul Mar Baltico. Ma questo non ha rilevanza sull’avanzata delle truppe russe che bombardano le città del Donbass e continuano a tenere sotto scacco le truppe ucraine, tanto che il Presidente Zelensky fa due nuovi cambi ai vertici delle forze armate: ha licenziato Andriy Kovalchuk, comandante del comando operativo Sud, e Serghei Litvinov, comandante del comando operativo Ovest.

Cina e Russia e il futuro luminoso

Intanto Russi e Cina stringono accordi bilaterali e il ministro degli Esteri Wang Yi, accogliendo l’omologo russo Lavrov ha dichiarato che “sotto la forte guida del presidente Putin, il popolo russo avrà un futuro luminoso”. I due diplomatici hanno condiviso espressioni secondo le quali Cina e Russia “si sono unite per forgiare un nuovo percorso di coesistenza armoniosa e di cooperazione vantaggiosa per tutti tra i principali Paesi, che ha portato benefici anche ai loro popoli e ha contribuito con saggezza e forza all’equità e alla giustizia internazionale”. Lavrov è stato anche ricevuto dal Presidente Xi Jinping che ha confermato che entro il 2024 ci sarà un incontro con il Presidente Putin. Naturalmente si è parlato anche del piano di pace per l’Ucraina, per il quale la Cina si è fatta mediatrice attiva, mentre la Russia ha resto noto di non essere stata invitata alla Conferenza di pace in Svizzera per metà giugno.

Gli Usa mandano armi a Kiev

L’esercito statunitense ha annunciato che ha trasferito all’Ucraina armi e munizioni di piccolo calibro inizialmente inviate dall’Iran ai ribelli Houti in Yemen e sequestrate da Washington e dai suoi alleati. La spedizione a Kiev, che manca di rifornimenti di munizioni, comprende più di 5mila fucili d’assalto AK-47, mitragliatrici, fucili di precisione, lanciagranate e più di 500mila cartucce per fucili. Armi per continuare la guerra che, secondo l’Alto rappresentante esteri europeo, Josep Borrell, potrebbe espandersi e diventare “convenzionale” per tutta l’Europa. In Ucraina “la situazione è estremamente difficile. La macchina militare russa marcia a tutta velocità: con costi notevoli, ma a tutta velocità”, dice il diplomatico europeo. Tra Russia e Ucraina, osserva, “c’è una assoluta asimmetria”, perché Mosca “può mantenere una guerra di attrito prolungata”, dando “l’impressione di vincere”, mentre Kiev “per non perdere ha bisogno di vincere”. “La guerra è intorno a noi, all’orizzonte”. “Una guerra convenzionale ad alta intensità in Europa non è più una fantasia”, ha aggiunto Borrell spiegando che “l’ombrello protettivo americano non sarà necessariamente presente in futuro” quindi l’Ue deve essere “più indipendente per proteggere i propri interessi e sicurezza”.

Strage di Mosca

Il Comitato investigativo russo fa sapere su Telegram che, su richiesta di alcuni parlamentari dopo l’attacco terroristico al Crocus City Hall, ha aperto un procedimento penale sul finanziamento del terrorismo da parte di funzionari degli Stati Uniti e dei paesi della Nato. Sarebbero stati fatti degli accertamenti su e sulla base dei risultati è stato aperto un procedimento penale per un reato ai sensi della parte 4 dell’articolo 205.1 del codice penale russo (finanziamento del terrorismo) a carico di funzionari Nato e degli Stati Uniti. “È stato accertato che i fondi ricevuti attraverso organizzazioni commerciali, in particolare la compagnia petrolifera e del gas Burisma Holdings, operante in Ucraina, sono stati utilizzati negli ultimi anni per compiere atti terroristici nella Federazione Russa.” Il Comitato investigativo ha anche annunciato “nuovi dati” che indicano il coinvolgimento delle autorità ucraine nell’attacco terroristico, senza comunicare ulteriori dettagli.

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