domenica, 5 Maggio, 2024
Società

Gaza, un bambino su tre sotto i 2 anni soffre di malnutrizione acuta nel nord della Striscia

Unicef: nelle ultime settimane 23 vittime morte per disidratazione

L’escalation della malnutrizione acuta tra i bambini nella Striscia di Gaza settentrionale ha raggiunto proporzioni allarmanti, con il 31% dei bambini sotto i 2 anni colpiti da questa devastante condizione. Secondo i rapporti, almeno 23 bambini sono morti per malnutrizione e disidratazione nelle ultime settimane, aggiungendosi alle numerose vittime dei conflitti in corso, che hanno già mietuto migliaia di vite innocenti. I dati preoccupanti emergono dagli screening nutrizionali condotti dall’Unicef e dai suoi partner nel nord della Striscia di Gaza a febbraio, che hanno rivelato un rapido aumento della malnutrizione acuta e grave tra i bambini. Un’escalation attribuita all’ampio impatto dei conflitti armati e alle continue restrizioni nell’accesso agli aiuti umanitari. Catherine Russell, Direttrice Generale dell’Unicef, ha espresso profonda preoccupazione per la situazione emergente, evidenziando gli ostacoli che impediscono l’erogazione tempestiva di aiuti salvavita. Le restrizioni imposte stanno costando la vita ai bambini, creando una crisi umanitaria senza precedenti nella regione.

L’allarme

Anche nelle aree che avevano inizialmente accesso agli aiuti umanitari, come Rafah, i numeri suggeriscono un aumento significativo della malnutrizione acuta tra i bambini sotto i 2 anni. Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia ha lanciato l’allarme già nel dicembre scorso, segnalando il rischio di una carestia imminente a Gaza. Nonostante gli sforzi per fornire assistenza urgente, le risorse disponibili sono ancora insufficienti per far fronte alle crescenti necessità della popolazione. Russell ha sottolineato l’urgente necessità di un cessate il fuoco umanitario per salvare le vite dei bambini e porre fine alle loro sofferenze.

Nel frattempo l’Unicef ha intensificato i suoi sforzi per fornire cure essenziali per la malnutrizione acuta, ma l’accesso limitato e le restrizioni continue rappresentano sfide significative nell’affrontare questa crisi umanitaria. Da qui la richiesta a un impegno immediato da parte della comunità internazionale per garantire un accesso sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari e per porre fine al ciclo di sofferenza e morte che affligge la popolazione vulnerabile di Gaza.

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