venerdì, 26 Aprile, 2024
Società

L’Araba Fenice

L’Italia è come l’Araba Fenice, anche nei momenti più tristi ha sempre saputo risollevarsi, anche dalle macerie delle Guerre Mondiali.

È con molto piacere che ho notato che anche in questi giorni di emergenza, causati dall’epidemia del Corona virus, gli italiani con la solita genialità hanno saputo reagire al disagio della quarantena forzata ed hanno applicato il principio del canta che ti passa.

Dalle finestre, dai balconi e dalle terrazze si sono affacciate moltissime persone, che con animo festoso e scaramantico hanno cantato a squarciagola le canzoni più conosciute e orecchiabili del nostro immenso patrimonio musicale.

La cosa che più mi ha sorpreso è stata che, non solo che tra i vari motivi era presente il nostro Inno nazionale, ma che moltissimi italiani avevano esposto il Tricolore manifestando un segno di appartenenza e di unione.

Nel 1861 il grande Camillo Benso conte di Cavour aveva proferito la famosa frase “Abbiamo fatto l’Italia ora dobbiamo fare gli italiani”.

Considerato questo desiderio di rinascita e di riscoperta da parte di moltissimi italiani, di sentirsi parte di una Nazione e di voler partecipare a risollevarne le sorti, mi sembra che ora, al contrario del 1861, abbiamo gli italiani ma manca l’Italia.

La nostra Nazione infatti è stata immobilizzata da leggi, leggine e norme dettate spesso da altri stati, che diciamo per invidia o per altro, ci hanno boicottato; spesso anche con la compiacenza di qualche italiano un po’ sprovveduto.

Non sarà forse il caso che, per evitare questa continua persecuzione, dobbiamo rifondare una nuova nazione cambiandole il nome?

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