venerdì, 3 Maggio, 2024
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A Palermo dall’11 al 14 marzo ‘ExpoCook’, la più importante Fiera del Sud Italia

A Palermo presso la Fiera del Mediterraneo dall’11 al 14 marzo si svolge “ExpoCook 2024”, la più importante Rassegna del Sud Italia, giunta alla sua 8° edizione e dedicata al mondo del Food, della Ristorazione e dell’Hotellerie. Gli interessanti contenuti di questo grande evento sono stati annunciati a Roma, nell’incantevole sede di Palazzo Giustiniani, alla tavola rotonda “Made in Italy e piatti tipici”, dove Patrizio La Pietra, sottosegretario alle Politiche agricole, ha dichiarato: “È importante che questa presentazione si sia svolta in un luogo così suggestivo perché manifestazioni come ExpoCook servono per trainare il riconoscimento della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco”. “Il governo ritiene che chi lavora nel settore dell’enogastronomia sia un ambasciatore della cultura e dell’identità italiana nel mondo – ha detto La Pietra, sottolineando che – la prossima approvazione del disegno di legge per l’istituzione del titolo di “maestro della cucina italiana” rappresenterà un passo in avanti per valorizzare l’impegno di quelli che noi definiamo artigiani della qualità. Un ulteriore segnale della centralità della Sicilia in questo campo è la scelta di Siracusa come sede del prossimo G7 dell’Agricoltura”.

La Sicilia in Italia e nel mondo

Si accendono dunque i riflettori dell’Italia intera su ExpoCook 2024. Il project manager della manifestazione, Fabio Sciortino, ha illustrato a Roma i numeri da record di questa ottava edizione: ben 25.000 metri quadrati di area espositiva all’interno della Fiera del Mediterraneo, oltre a 15 settori tematici e a 250 espositori. Il programma per le quattro giornate della rassegna prevede numerosi momenti finalizzati a esaltare eccellenze enogastronomiche, degustazioni, cooking show, dibattiti, masterclass, seminari e convegni. ExpoCook sarà un’imperdibile occasione per gli addetti al settore per scoprire le novità e le tendenze in diversi campi dell’enogastronomia, come le attrezzature professionali, il software per la gestione, gli arredi indoor e outdoor, gli accessori e la tavola, oltre a food and beverage, panetteria, pizza e pasta, gelato e pasticceria. Considerata area strategica alle falde di Monte Pellegrino, la Fiera del Mediterraneo di Palermo è famosa in tutto il mondo come polo fieristico, centro di aggregazione, lancio e promozione di idee, iniziative e scambio nel mercato dell’area mediterranea, che nel tempo ha contribuito a decantare la posizione strategica del capoluogo siciliano.

Il miracolo dell’agricoltura siciliana

All’incontro a Roma hanno preso parte alcuni dei famosi ospiti che parteciperanno a ExpoCook 2024, come il celebre pasticcere italiano Iginio Massari, che alla tavola rotonda di Palazzo Giustiniani ha sottolineato l’importanza di una continua riscoperta della “tradizione culinaria, che deve essere sempre adattata ai tempi in cui viviamo, con la volontà di cercare sempre un miglioramento”. Anche Nicola Fiasconaro, il pasticcere che con la sua azienda di Castelbuono ha fatto vivere e sognare la Sicilia a milioni di persone in più di 70 Paesi, ha parlato di modernità, ponendo l’accento su quello che ha chiamato “il miracolo dell’agricoltura di tutte e nove le province siciliane e anche delle isole. “La sfida – ha spiegato Fiasconaro – è trasformare la nostra attività da rurale in manageriale, per riuscire a sedurre i palati di tutto il mondo”.

Regione europea della gastronomia

Nel corso di ExpoCook 2024 ci sarà spazio anche per la pizza con il campionato mondiale “ExpoCook Pizza World Competition”, con la presenza di maestri pizzaioli, come Francesco Martucci, Antonio Starita ed Errico Porzio. Inoltre, si getteranno le basi per portare la manifestazione a Roma nel 2025, quando la Sicilia sarà la regione europea della gastronomia. “Palermo capitale della cucina – ha dichiarato Carolina Varchi, vicesindaco della città – grazie a una manifestazione come ExpoCook, che ha il grande merito di fare conoscere le eccellenze della nostra terra e raccontare a tutti come la tavola sia parte integrante della cultura di un popolo. Valori che intendiamo preservare e tramandare”.

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