domenica, 15 Dicembre, 2024
Economia

Lagarde: inflazione non ancora sconfitta. Improbabile la discesa dei tassi

Chiarissimo il messaggio lanciato ieri dalla Presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde: la Bce farà di tutto per riportare l’inflazione al suo obiettivo di medio termine del 2%. Ma nello stesso tempo ha sottolineato che non è il momento di ‘cantare vittoria’, ma piuttosto di rimanere attenti alle diverse forze che influenzano l’aumento dei prezzi e concentrarsi fermamente sul mandato di stabilità dei costi. Lagarde ha espresso queste considerazioni durante un’audizione alla Commissione Affari economici del Parlamento europeo, contesto in cui ha affrontato questioni cruciali riguardanti l’andamento economico e le politiche della Bce in un periodo di incertezza globale.

Possibile aumento dell’inflazione

La Presidente ha confermato l’uscita dell’Unione europea da un’inflazione galoppante, evidenziando il progressivo calo dal 10% registrato ad ottobre 2022: “Ciò che oggi osserviamo è che l’inflazione è al 2,9%, quella core al 4,2%, quindi c’è una decelerazione dei prezzi per entrambi gli indici. Siamo convinti che l’aumento dei tassi di 450 punti base che abbiamo deciso possa portare l’inflazione al nostro obiettivo se manteniamo i tassi a questo livello per un periodo sufficientemente prolungato”. Nonostante questa riduzione, ha comunque riconosciuto le difficoltà che i cittadini del vecchio continente stanno affrontando, soprattutto riguardo all’aumento dei costi alimentari che continua a crescere del 7% a differenza di quanto sta avvenendo negli Usa dove questo incremento è meno marcato.
Sebbene ci sia questa tendenza al ribasso, ha però aggiunto che non è da escludere un possibile aumento temporaneo dell’inflazione nei prossimi mesi, principalmente a causa di alcuni effetti statistici di base. Lagarde ha comunque confermato l’impegno della Bce a mantenere tassi di interesse sufficientemente restrittivi per affrontare le sfide inflazionistiche, aggiungendo che “il Consiglio direttivo rivaluterà la sua posizione di politica monetaria a metà dicembre, in base a nuovi dati e proiezioni aggiornate, anche per il 2026”.

Economia stagnante

Ma oggi come oggi l’Eurozona quale situazione economica sta attraversando? Per Lagarde è rimasta stagnante nei trimestri più recenti ed è probabile che resti debole per il resto dell’anno: “Il Pil reale ha avuto una contrazione dello 0,1% nel terzo trimestre, riflettendo un impatto più ampio dei tassi di interesse più elevati, della debole domanda estera e del venir meno dello slancio dovuto alla riapertura dell’economia dopo la pandemia”, le sue parole.

Transizione verde

Nel corso del suo intervento Lagarde ha rimarcato l’importanza dei progressi nella transizione verde per ridurre la volatilità dei prezzi dell’energia: “I disastri legati al clima sono sempre piùfrequenti e più gravi, come le catastrofiche inondazioni che hanno colpito Slovenia, Italia, Grecia e Francia quest’anno. Allo stesso tempo, il riscaldamento del nostro clima continua. Nel difficile contesto geopolitico di oggi, è facile perdere di vista questa crisi climatica in corso. Ma dobbiamo continuare a impegnarci per sostenere la transizione verde. I governi europei sono i primi responsabili della gestione dei cambiamenti climatici. Hanno l’autorità, gli strumenti e la capacità di attuare le politiche appropriate per affrontare questa crisi”.

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