sabato, 27 Aprile, 2024
Giovani

Economia e finanza: a Young Factor 450 studenti da tutta Italia

Si è tenuta nelle scorse ore l’inaugurazione della decima edizione di Young Factor, progetto di economic & financial literacy promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani-Editori presieduto da Andrea Ceccherini e sostenuto da Intesa Sanpaolo e UniCredit. Ad incontrare gli oltre 450 studenti italiani delle scuole superiori secondarie, il Presidente della Deutsche Bundesbank e membro del Consiglio direttivo Bce Joachim Nagel, ospite del ciclo “I nuovi incontri dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori: un dialogo internazionale per connettere i giovani al futuro”. Nagel e Ceccherini si sono confrontati sull’importanza della conoscenza e consapevolezza dei temi economici finanziari da parte dei giovani per renderli sempre più cittadini consapevoli e sullo sviluppo del senso di appartenenza all’Unione Europea. Una sala gremita, quella dell’Auditorium Gaber del Grattacielo Pirelli di Milano, che ha visto un’attiva partecipazione degli studenti in un dibattito che ha seguito gli interventi di Nagel e Ceccherini. L’incontro è il proseguimento di un impegno preso dai Governatori delle Banche Centrali di Italia, Francia, Spagna, Paesi Bassi, Portogallo e appunto di Germania con l’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, firmando il Memorandum of Understanding che sancisce la volontà di lavorare insieme sull’educazione finanziaria dei giovani come membri effettivi dell’International Advisory Board dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori.

Il ruolo dei giovani

“Il progetto “Young Factor” ha un obiettivo e un obiettivo solo: tenere i giovani dentro la discussione sulle decisioni che contano e non fuori. In e non out. Non c’è dubbio infatti, che i giovani, siano le persone che più contano al mondo, perché i giovani hanno il tempo, che unito alla giusta educazione, può davvero cambiare il mondo. Per essere in gioco, per giocare, come in ogni gioco che si rispetti, occorre conoscerne le regole e oggi giorno queste regole passano anche dall’educazione economico finanziaria. Un’educazione, senza la quale, è difficile capire i fatti del mondo e interpretare correttamente gli avvenimenti che ci circondano”, ha commentato Andrea Ceccherini. Nel proseguire il suo intervento, Ceccherini si è rivolto a Nagel “lei deve sapere che parla ad una generazione, che ad esempio in Italia sarà la prima, dal dopo guerra, alla quale la precedente lascerà meno di quella che l’ha preceduta. Parla ad una generazione che, tra pandemia, Dad, inflazione, guerre e difficoltà dell’economia ha perso innegabilmente chances. Chances di integrazione. Chances di mobilità sociale”. “Chances che noi abbiamo il dovere di restituirle, anche con iniziative come questa. Abbiamo, infatti, il dovere di tornare a far funzionare quell’ascensore sociale, che sembra essersi immobilizzato al piano terra, senza possibilità di salita. Quell’ascensore noi lo dobbiamo assolutamente sbloccare. Lo dobbiamo assolutamente tornare a far salire. A quei giovani voglio dire che se l’ignoranza costa, l’ignoranza economico-finanziaria costa cara. E costa oggi un prezzo che non possono permettersi: costa l’esclusione”, ha poi sottolineato Ceccherini.

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