sabato, 4 Maggio, 2024
Economia

Agricoltura, Coldiretti: “Aiuto concreto alle imprese con i finanziamenti comunitari”

La liquidazione da parte di Agea (l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura) degli anticipi relativi ai finanziamenti comunitari sullo sviluppo rurale, insieme a quelli per gli aiuti diretti alle imprese nell’ambito della Politica agricola comunitaria (Pac), rappresentano una boccata di ossigeno per 722mila aziende agricole costrette ad affrontare una pesante crisi di liquidità determinata dall’aumento dei tassi di interesse e dalle difficoltà causate dal maltempo e dai mercati sconvolti dalla guerra. È quanto ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

Indennità per aree svantaggiate

Una svolta che” – sottolinea la Coldiretti – “consentirà di erogare alle imprese agricole fino al 30 novembre complessivamente 2,4 miliardi di euro ripartiti tra aiuti diretti Pac al reddito degli agricoltori (1,7 miliardi) e contributi allo Sviluppo rurale (circa 700 milioni) con misure che vanno del sostegno dall’incentivazione del biologico al sostegno alla lotta integrata fino alle indennità compensative per le aree svantaggiate”.

Pac 2023-2027

Per l’anno in corso, il valore dei contributi per l’agricoltura è di 2,4 miliardi di euro. Una cifra ripartita tra 1,7 miliardi di euro per i pagamenti diretti e 700 milioni di euro per lo sviluppo rurale, inserendosi nella dotazione finanziaria della Politica Agricola Comune 2023-2027 già dal primo anno dalla sua implementazione. Gli anticipi, erogati ad un totale di 722.000 beneficiari, serviranno per sostenere il reddito degli agricoltori e rilanciare gli investimenti nel settore. 

“Settore agricolo, il più green d’Europa”

Per Prandini, è un impegno importante “far fronte al forte aumento del 31% nei costi correnti delle imprese agricole nell’ultimo anno a causa dei rincari, dall’energia ai fertilizzanti senza dimenticare il denaro.” Ma almeno il 30% dei finanziamenti per lo sviluppo rurale che e destinato a misure a tutela dell’ambiente o di contrasto ai cambiamenti climatici, si sostiene così “la transizione ecologica del settore agricolo che” conclude Prandini, “è il più green d’Europa con 5450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario, la leadership nel biologico con circa 86mila aziende agricole biologiche e quasi 1/5 della superficie bio e 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica”.

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