sabato, 27 Aprile, 2024
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Prandini (Coldiretti): Confederazione in lutto per le vittime. Agricoltura settore più colpito, subito gli aiuti alle imprese

Dagli agricoltori vittime dei fiumi in piena, agli ettari sommersi, la devastazione dei campi e dei raccolti, fino alla sopravvivenza degli animali. La morsa dell’alluvione si stringe ancora attorno all’agricoltura. “Sono finite sott’acqua oltre 5mila aziende agricole con serre, vivai e stalle dove si contano animali affogati e decine di
migliaia di ettari allagati di vigne, kiwi, susine, pere, mele, ortaggi e cereali e strutture di lavorazione dei prodotti agricoli”.

Il profondo cordoglio

L’esito del monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’alluvione in Romagna da la dimensione dei danni e dei problemi, con il primo pensiero della Coldiretti rivolto ai “dispersi e vittime anche tra gli agricoltori, per le quali si esprime un profondo cordoglio”

L’acqua soffoca le colture

L’emergenza inoltre nei campi non si attenua. “Tra le difficoltà”, sottolinea la Coldiretti, “anche a garantire l’alimentazione degli animali allevati anche perché è stato compromesso il foraggio e manca l’acqua per abbeverarli nelle zone collinari con problemi di viabilità per i danni alle infrastrutture rurali a causa di frane e smottamenti”.
“Il settore più colpito”, precisa la Coldiretti, “è quello ndell’ortofrutta con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive Si rischia”, spiega la Coldiretti, “di mandare in crisi una intera filiera fatta di agricoltura e delle aziende di trasformazione della frutta e degli ortaggi che fanno della Romagna la “fruit valley” italiana, con la produzione lorda vendibile dell’ortofrutta che vale nella regione 1,2 miliardi di euro”.

Ora le misure concrete

I danni secondo la Coldiretti sono dunque incalcolabili in attesa del deflusso delle acque che hanno invaso i frutteti e gli ortaggi di pregio della regione, case rurali, allevamenti con trattori e macchinari coperti dal fango. “Adesso la priorità è mettere in salvo le vite umane ma da subito occorre per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva poiché è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono”, commenta il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’apprezzare i provvedimenti di sospensione degli obblighi in materia fiscale e contributiva e per i procedimenti giudiziari annunciati dal Governo.

Risorse e aiuti da attuare

“Stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che crescono di ora in ora per le attività
agricole”, propone Prandini e precisa: “gli strumenti ordinari di intervento vanno attivati quanto prima, ma non sono sufficienti a garantire il salvataggio o la continuità delle filiere agricole del territorio colpito”. “Ringraziamo i vigili del fuoco, la Protezione Civile e le forze dell’ordine, per l’azione di assistenza alle
popolazioni colpite”, conclude Prandini nel sottolineare “il grande impegno delle Federazioni della Coldiretti delle Emilia Romagna e delle Marche nell’affrontare una terribile emergenza di livello nazionale”.

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