venerdì, 18 Ottobre, 2024
Cultura

Progetto MuST23 nell’ex stazione di Capaci

L’ex stazione di Capaci nel Palermitano ospiterà un museo interattivo e multimediale (MuST23), uno spazio di fruizione culturale permanente, una “memoria viva” della strage del 23 maggio 1992 che costò la vita al giudice Giovanni Falcone, alla moglie e a tre agenti di scorta.

L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Capaci No Mafia ETS e dalla cooperativa sociale Addiopizzo Travel, che il 22 maggio prossimo alle ore 10.30 a Capaci nella sala comunale “Macine” di Palazzo Conti Pilo in piazza Matrice, presenteranno alla stampa “MuST23 – Museo Stazione 23 maggio”. Farà seguito un sopralluogo nell’ex stazione di Capaci dove verrà realizzato il museo.

MuST23 sarà un viaggio tra i racconti, un’immersione nelle storie vissute dai testimoni di quel periodo storico. Un racconto espresso con un linguaggio vivido e colorato di speranza e di rinascita. La rivalsa della bellezza dei luoghi, della determinazione e della forza della popolazione di questa città che vive e si impegna nel sogno concreto di una Capaci in grado di reagire, ricostruire e rinascere.

Dario Riccobono, responsabile del progetto, spiega: “L’obiettivo di MuST23 è quello di informare e scuotere le coscienze per spingere all’impegno. Conoscere quello che successe oltre 30 anni fa, quando nessuno degli studenti di oggi era ancora nato, riduce il rischio di indifferenza alle mafie. Questo sarà solo il punto di partenza del percorso museale. Se Capaci per molti è sinonimo di strage, partire da quell’evento drammatico diventa strumento narrativo per raccontare come quel giorno segnò anche un prima e un dopo nella cosiddetta ‘generazione del ’92’. Si tratta di quei giovani, siciliani e non solo, segnati da quell’esperienza, che diedero nuova linfa alla resistenza alla mafia e alla valorizzazione del territorio. MuST23 guiderà il visitatore attraverso l’importante lavoro di Falcone, l’impegno della società civile, gli arresti dei più importanti boss e le eccellenze siciliane”.

L’ex stazione ferroviaria di Capaci viene completamente destrutturata nella sua funzione per dialogare attraverso elementi artistici, riferimenti culturali e concettuali, tecnologie multimediali e interattive. Il direttore artistico, Daví Lamastra, del significativo e nobile progetto commenta: “MuST23 è concepito come la partitura di un’opera che guida il visitatore attraverso suoni e immagini, colori e parole che possano coinvolgere e stimolare l’impegno di ciascuno. Tra questi segni c’è uno scambio diretto in cui passato, presente e futuro s’intercettano in un nesso di speranza che sembra poter trascendere la dura legge di ogni umano destino”.

Diversi tra istituzioni e partner hanno aderito al progetto MuST23 di Capaci No Mafia e Addiopizzo Travel tanto che Invitalia, nell’ambito della misura Cultura Crea 2.0, ha finanziato il primo step del progetto, Rete Ferroviaria Italiana ha concesso in comodato d’uso gratuito gli spazi dell’ex stazione ferroviaria di Capaci. La Rai, Google Italia, Legacoop, Ferpi – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana e il Comune di Capaci hanno contribuito a sostenere l’iniziativa.

Saranno presenti alla conferenza stampa Simone Gamberini, Presidente nazionale Legacoop, Vittorio Fresa, Responsabile Cultura Crea – Invitalia, Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy – Google Italia (con video messaggio), Rino Cascio, Capo Redattore TGR Sicilia Rai, Pietro Puccio, Sindaco di Capaci, Filippo Nani, Presidente FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana e Donato Montibello, cooperativa Mediterranei.

In occasione della conferenza stampa sarà presentata anche la campagna di crowdfunding per il completamento del primo obiettivo di MuST23. Il progetto conserverà le sue radici nella filosofia dell’iniziativa collettiva “dal basso”, pur prevedendo un più ampio intervento di riqualificazione territoriale e culturale di respiro internazionale.

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