venerdì, 19 Aprile, 2024
Esteri

Stati Uniti e Messico concordano politiche di immigrazione più rigorose al confine dopo la fine delle restrizioni Covid

Funzionari statunitensi e messicani hanno concordato nuove politiche sull’immigrazione intese a scoraggiare gli attraversamenti illegali delle frontiere, aprendo anche altre vie in vista di un previsto aumento di migranti dopo la fine delle restrizioni dovute alla pandemia. Il consigliere per la sicurezza interna, Liz Sherwood-Randall, ha incontrato il presidente del Messico, Andres Manuel Lopez Obrador e altri alti funzionari. Al termine dell’incontro, è emerso un piano in cinque punti, in base al quale il Messico continuerà ad accettare migranti provenienti da Venezuela, Haiti, Cuba e Nicaragua e fino a 100.000 persone provenienti da Honduras, Guatemala ed El Salvador. Nonostante condivida un confine di 1.951 miglia con gli Stati Uniti, il Messico era stato assente, la scorsa settimana, mentre veniva promossa una nuova serie di iniziative, tra cui la creazione di hub al di fuori degli Stati Uniti dove i migranti potranno recarsi per fare domanda al fine di stabilirsi legalmente negli Stati Uniti, Spagna o Canada. I primi centri apriranno in Guatemala e Colombia. Le restrizioni del COVID-19 avevano consentito ai funzionari statunitensi di respingere decine di migliaia di migranti che attraversavano il confine meridionale. Tali  restrizioni verranno revocate l’11 maggio e i funzionari di frontiera si stanno preparando a un’impennata. Anche con le restrizioni, l’amministrazione aveva registrato un numero record di  persone che attraversavano il confine. Il presidente Joe Biden aveva risposto reprimendo gli illegali e creando nuove alternative a viaggi pericolosi e spesso mortali. Il sostegno del Messico è fondamentale per gli Stati Uniti. In particolare perché i migranti provenienti da nazioni lontane come Haiti viaggiano a piedi attraverso il Messico e non possono essere ricondotti facilmente nei loro paesi d’origine. Grazie all’accordo con il Messico, 1.500 truppe statunitensi in servizio attivo si stanno schierando a sud per il supporto amministrativo e per altre misure di repressione. I funzionari di frontiera ritengono di poter gestire il sovraffollamento e altri possibili problemi che potrebbero sorgere una volta che le restrizioni COVID-19 finiscano. Biden, che ha annunciato  la sua ricandidatura alla Casa Bianca una settimana fa, sta promuovendo il suo impegno per ridurre il numero di attraversamenti illegali. Un problema che ha rappresentato uno dei principali motivi di attacchi da parte dei repubblicani.

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