venerdì, 29 Marzo, 2024
Esteri

Kuleba: “Dal vertice Nato un percorso di adesione dell’Ucraina”

Il Ministro degli Affari esteri dell’Ucraina assicura che al vertice di Vilnius, la NATO dovrebbe determinare le prospettive globali per l’adesione dell’Ucraina, perché “Kiev ha bisogno dell’Alleanza e l’Alleanza ha bisogno di Kyiv”.

Dmytro Kuleba ha osservato che l’adesione della Finlandia alla NATO è stata uno “spostamento delle placche tettoniche della sicurezza europea”, e questo spostamento non sarà completato fino a quando l’Ucraina non si unirà all’Alleanza.

Il Ministro degli esteri ucraino ha sottolineato, inoltre, che, con l’attacco su vasta scala della Russia all’Ucraina, Putin ha iniziato a demolire la sicurezza dell’Europa. La posta in gioco è, quindi, estremamente alta non solo per l’Ucraina: dall’esito del conflitto provocato dalla Russia dipende la futura pace e stabilità del continente europeo.

“È tempo che l’Alleanza inizi un processo che si concluderà con l’adesione dell’Ucraina. Questo dimostrerà a Putin che ha già fallito e lo costringerà a moderare le proprie ambizioni”, sostiene il Ministro Kuleba che ha osservato come l’Ucraina, difendendosi, abbia già dimostrato di poter essere un prezioso alleato.

“Attualmente, abbiamo bisogno di un chiaro impegno scritto da parte degli alleati, che determinerà il percorso verso l’adesione dell’Ucraina alla NATO”, ha osservato Kuleba. A suo avviso, proprio la mancanza di certezze dopo il vertice di Bucarest del 2008 è risultato “il miglior alleato di Putin”.

Ha respinto l’argomentazione più comune contro l’ammissione dell’Ucraina all’Alleanza, secondo cui un cambiamento nello status di non allineamento dell’Ucraina potrebbe “provocare Mosca”. Kuleba ha ricordato che nel momento in cui la Russia occupò la Crimea ed inziò l’aggressione ibrida nel Donbass, l’Ucraina era uno stato non allineato. Allo stesso modo, quando Putin ha lanciato un’invasione su vasta scala, la NATO non aveva dato all’Ucraina alcuna prospettiva realistica di adesione.

Kuleba ha anche ricordato che, nei Paesi membri della NATO, una percentuale variabile dal 65% all’80% delle popolazioni europee percepisce l’attacco della Russia all’Ucraina come un attacco all’Europa.

“Sia i leader della maggior parte dei Paesi della NATO che le rispettive popolazioni percepiscono l’Ucraina come parte integrante dell’architettura di sicurezza occidentale. È tempo di agire in accordo con queste convinzioni”, ha detto Kuleba.

“L’aggressione russa contro l’Ucraina – per il Ministro degli esteri ucraino – ha già dato all’Alleanza nuova forza e una nuova raison d’être. Superate le divergenze con i suoi alleati, la Finlandia è entrata a far parte della NATO. Anche la Svezia seguirà questa strada, e in seguito potrebbe essere il turno dell’Ucraina. È solo una questione di volontà politica. Occorre ammettere finalmente che non c’è alternativa alla piena adesione dell’Ucraina, se l’obiettivo della NATO è garantire la sicurezza della comunità euro-atlantica. Se l’Ucraina dovesse rimanere vulnerabile, questo porterebbe solo ad ulteriori aggressioni da parte della Russia e ad ulteriore instabilità”.

“Il raggiungimento dell’obiettivo finale della piena adesione dell’Ucraina alla NATO sarà il frutto di un articolato processo e dipenderà dall’effettiva situazione della sicurezza, ma questo iter procedimentale deve iniziare immediatamente. Sarebbe opportuno che i membri della NATO decidessero esattamente quali garanzie di sicurezza desiderano offrire all’Ucraina ora, prima dell’adesione. e quali di queste garanzie continueranno ad applicarsi dopo che l’Ucraina sarà diventata membro della NATO”.

È ora di agire. L’Ucraina ha bisogno della NATO e la NATO ha bisogno dell’Ucraina.

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