sabato, 6 Luglio, 2024
Economia

De Luise (Confesercenti). Pnrr, troppi ritardi, a rischio 19mld

Campanello di allarme della Confesercenti sulla attuazione del Piano nazionale di ripresa.
“L’impatto positivo del Pnrr su Pil e consumi rischia di essere fortemente indebolito dai ritardi di attuazione accumulati fino ad oggi”, osserva con preoccupazione la presidente nazionale di Confesercenti Patrizia De Luise, “Stimiamo che le difficoltà incontrate nell’implementare il Piano abbiano già determinato una perdita di Pil dello 0,4% nel 2022, pari a 7,6 miliardi di euro di minore crescita. E nel 2023 potrebbero costarci ulteriori 5,6 miliardi di euro di aumento del Pil”.

I ritardi pesano per 19 miliardi

La puntualizzazione economica della Confesercenti arriva sulla base di una simulazione condotta attraverso
il modello econometrico Cer. “A oggi”, secondo i calcoli della Confederazione, “si può valutare che il Pnrr, “accumulerà alla fine dell’anno corrente un ritardo di attuazione pari a 19 miliardi. La mancata spesa avrebbe già determinato una perdita di Pil dello 0,4% nel 2022 e rallenterà la crescita del Pil di un ulteriore 0,3% nel 2023 rispetto alle previsioni. Per i consumi delle famiglie, si stima che le difficoltà incontrate nell’implementare il Piano abbiano comportato lo scorso anno un minore incremento di 1,9 miliardi”, sottolinea la Confederazione, “mentre per il 2023 la dinamica della spesa delle famiglie verrebbe rallentata di 3,2 miliardi di euro.

Servono correttivi e riforme

“Il Piano nazionale di ripresa è un’occasione storica per la crescita e la modernizzazione della nostra economia: è quindi assolutamente prioritario recuperare i ritardi di attuazione”, sollecita Patrizia De Luise, “Con le risorse del Pnrr la nostra Italia può diventare un Paese migliore. Più coesione sociale, più lavoro, più giustizia, più attenzione all’ambiente ed agli sprechi, più risorse per chi ha bisogno. Ci sono però diverse criticità dalla gestione dei progetti da parte delle amministrazioni locali alle difficoltà nel rendere note alle imprese le opportunità disponibili”, prosegue Patrizia De Luise, “La modernizzazione innescata dal Pnrr deve essere infrastrutturale, ma non solo: servono innovazioni e investimenti immateriali, dal credito al fisco, fino al sistema dei pagamenti. Bisogna investire anche nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro e nelle politiche attive”, propone la presidente Confesercenti, “la ripartenza di alcuni settori, e in particolare del turismo, si sta infatti scontrando sempre di più con le difficoltà di reperimento del personale”.

Città e imprese di vicinato

“Uno dei capitoli del Piano nazionale di ripresa poi, è dedicato alla rigenerazione urbana e riguarda, a nostro avviso, anche il sistema delle cosiddette imprese ‘di vicinato’. Negozi e botteghe”, ricorda la leader della Confesercenti, “sono le attività più strettamente connesse al tessuto urbano: per questo pensiamo che il tema debba essere affrontato anche lavorando, insieme alle associazioni di categoria, per il loro rilancio”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Autorità antiriciclaggio in Italia? Una battaglia bipartisan

Riccardo Pedrizzi

Le imprese del Sud Italia investono più della media nazionale

Marco Santarelli

Intelligenza artificiale e poteri pubblici devastanti

Federico Tedeschini

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.