mercoledì, 24 Aprile, 2024
Società

Daniel Harding nuovo Direttore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Quella di ieri, nell’aula Santa Cecilia dell’omonimo Auditorium, è stata una conferenza stampa, ricca, armonica e densa di novità, in perfetta coerenza con i canoni che distinguono e guidano l’impegno dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia: idee chiare, legami saldi e progetti ambiziosi, di cui ‘Accademia è consapevole di essere all’altezza, per la presentazione al pubblico del nuovo Direttore, che dovrà succedere a Sir Antonio Pappano. La scelta di un Direttore d’Orchestra che fosse all’altezza di Pappano e del potenziale di continua crescita dell’Accademia, non poteva cadere su nome migliore: Daniel Harding è stato nominato Direttore Musicale dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Il direttore britannico entrerà in carica nell’ottobre 2024 con un contratto iniziale di cinque anni.

Daniel Harding succede a Sir Antonio Pappano, Direttore Musicale dal 2005 al 2023, che ricoprirà la carica di Direttore Emerito. Tra le Istituzioni musicali più antiche del mondo, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia vanta un lungo elenco di prestigiosi Direttori Principali e Direttori Musicali, tra cui Igor Markevitch, Giuseppe Sinopoli, Daniele Gatti e Myung-Whun Chung. Michele dall’Ongaro, Presidente-Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e artefice di questa autorevole nomina, ha dichiarato: “È con sincero entusiasmo e con orgoglio vivissimo che l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, la sua Orchestra e il suo Coro danno il benvenuto a Daniel Harding, un musicista che abbiamo imparato a conoscere e amare tanti anni fa e che oggi ritorna con un incarico impegnativo che è anche una sfida per il futuro e un’opportunità per i nostri complessi e per la città che li ospita. Non sembra azzardato affermare che oggi esistono più buone orchestre che buoni direttori.

Pochissimi poi quelli eccezionali che con il loro impegno, la loro creatività, il loro rigore possono garantire percorsi di crescita e sviluppo. L’incremento della qualità dei nostri complessi, testimoniata dalle tante tournée, i cd realizzati, le reazioni di pubblico, critica e addetti ai lavori, ha radici profonde alimentate dalla lezione recente di Sinopoli, Gatti, Chung e soprattutto dalle cure che per 18 anni Antonio Pappano ha dedicato alla sua “famiglia” (come la chiama lui) impegnandosi nel percorso che ha portato ai risultati di oggi. Puntare ora su Daniel Harding per noi significa non solo avere la possibilità di collaborare con uno dei maggiori talenti in circolazione ma anche non interrompere questo cammino imprimendo nuovi stimoli, arricchendo la nostra vita musicale di suggestioni e idee nuove e diverse. È quindi questo un momento per festeggiare e prepararsi per un futuro sempre più entusiasmante grazie al grande potere della Musica.”

Il Maestro Pappano,a Londra per le prove della Turandot, ha inviato una clip video per testimoniare a stampa e pubblico la profondità del legame con l’Accademia e la condivisione di visione, in cui ha espresso “Profonda gioia per la decisione di Daniel Harding come mio successore dell’Orchestra e del Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, perché è un musicista che fin da giovane si è mostrato talmente bravo e interessato nei riguardi di un repertorio vasto; un artista di grande personalità, come i musicisti e i coristi dell’Accademia meritano, per la grandezza, la personalità e la generosità che li contraddistingue. Auguro a Daniel di poter trovare nell’Accademia la stessa famiglia che ho trovato io.

La musica è più forte di tutti noi, ma ha bisogno di un condottiero che guidi la battaglia e Harding è la persona giusta.”
Harding inizierà il suo mandato con l’esecuzione di Tosca, nell’anno pucciniano, sulla scia di una lunga tradizione che vede la stagione sinfonica inaugurarsi con l’esecuzione di un’opera in forma di concerto. Inoltre, nel corso della sua prima stagione, Harding renderà omaggio al patrimonio storico di Roma eseguendo il Requiem di Verdi in una delle maggiori basiliche romane, inaugurando un ciclo che prevede l’esecuzione dei maggiori capolavori di musica sacra nelle più belle chiese della Città Eterna.
Harding valorizzerà ulteriormente il repertorio sinfonico dell’Orchestra, concentrandosi sui capolavori del 19° e 20° secolo, comprese le composizioni di Strauss, la Scuola di Vienna, Wagner, il ciclo completo delle sinfonie di Mahler e molti altri compositori. Nel corso della prima stagione eseguirà anche la Sinfonia “Asrael” di Suk, un capolavoro di rara esecuzione. Anche la Deutsche Grammophon annuncia una nuova collaborazione con Daniel Harding e con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e pubblicherà le registrazioni delle serate inaugurali, in particolare della Tosca di Puccini, nell’anno che celebra l’anniversario del compositore. Ulteriori progetti audio e video verranno annunciati in un secondo momento. Daniel Harding ha affermato: “L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia ha un’Orchestra e un Coro di straordinaria energia e generosità. Amano raccontare storie e trasmettere il loro entusiasmo per la musica che eseguono.

In 25 anni di collaborazione abbiamo esplorato un ampio repertorio e stretto un’amicizia che ora diventa qualcosa di molto significativo per tutti noi. Avere l’opportunità di diventare il Direttore Musicale di un’Orchestra di prim’ordine e così ambiziosa in una città di incomparabile importanza storica e culturale è un bellissimo regalo che mi viene fatto.” Durante la conferenza stampa, Harding ha mostrato una personalità eclettica, appassionata, velatamente romantica ma permeata di un entusiasmo e una capacità “visionaria”, che non può non appartenergli alla luce della sua sfavillante carriera. Ha parlato del suo modo di “scaldare i motori” in vista del nuovo incarico: “prima di parlare dei termini pratici del nuovo incarico, ho proposto di sederci tutti intorno ad un tavolo e parlare di musica, immaginare cosa volevamo suonare insieme.”

> Harding, vincitore di un Grammy, è Direttore Musicale e Artistico della Swedish Radio Symphony Orchestra, incarico che lascerà nel 2025 dopo diciannove stagioni. È stato Direttore Musicale dell’Orchestre de Paris dal 2016 al 2019, Direttore Ospite Principale della London Symphony Orchestra dal 2007 al 2017 e gli è stato conferito il titolo di Direttore Onorario a vita della Mahler Chamber Orchestra, con cui collabora da più di vent’anni. In qualità di Direttore ospite il Maestro vanta un rapporto molto stretto con le più importanti orchestre del mondo. Collabora con i Berliner Philharmoniker, sia in sede che in tournée, da oltre 25 anni, e da circa 20 anni con i Wiener Philharmoniker, con la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, con la Royal Concertgebouw Orchestra e con la London Symphony Orchestra. Negli Stati Uniti è salito sul podio delle maggiori orchestre, comprese The Cleveland Orchestra, Chicago Symphony, Los Angeles Philharmonic e San Francisco Symphony. Le sue registrazioni per Deutsche Grammophon, Warner Classics, Harmonia Mundi e Decca si sono aggiudicate i più importanti premi in Europa, Giappone e Stati Uniti. Nel dicembre del 2005 Daniel ha inaugurato la Scala di Milano, dove ha diretto numerose nuove produzioni e concerti sinfonici. Ha diretto importanti produzioni operistiche a Vienna, Berlino, Monaco, Londra e ai Festival di Salisburgo e di Aix-en-Provence.

Lo scorso mese, Daniel è stato annunciato come il successore di Yo-Yo Ma in qualità di Direttore Musicale della Youth Music Culture Greater Bay Area in Cina, dove insieme a un team composto da alcuni musicisti provenienti dalle maggiori orchestre europee e statunitensi lavorerà insieme ai giovani e più talentuosi artisti cinesi. Nel 2017 è stato insignito del titolo di ‘Officier Arts et Lettres’ dal Governo francese e nel 2021 ha ricevuto dalla regina Elisabetta II un CBE nei New Year Honours. Oltre alla sua carriera di direttore d’orchestra, Daniel Harding è pilota di linea di Air France e, come afferma egli stesso, questa duplice natura ha contribuito in maniera decisiva nella sua formazione come musicista.

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