venerdì, 19 Aprile, 2024
Regioni

16 nuovi corsi di studio nelle Università emiliane

Anche per l’anno accademico 2023/2024 la Regione e le Università emiliano-romagnole potenziano l’offerta di studio puntando su corsi di laurea che guardano anche all’innovazione, alla sostenibilità e alle competenze per la Food e la Data Valley. I nuovi corsi  variano dalla laurea in Tecnologie e Gestione dell’Impresa Casearia a quella in Interprete di Lingua dei Segni Italiana e di Lingua dei Segni Italiana Tattile, dal corso di studi in Intelligenza Artificiale, Data Science e Big Data a quello in Ingegneria per la Sostenibilità Industriale, in lingua inglese.   Inoltre, sei corsi su sedici (quattro a Bologna e due a Modena-Reggio Emilia) saranno in lingua inglese. Il Comitato Regionale di Coordinamento delle Università dell’Emilia-Romagna – Co.Re.Co ha espresso all’unanimità il parere favorevole all’attivazione di 16 nuovi corsi di laurea a partire dall’anno accademico 2023/2024. Dopo il via libera da parte dagli Organi Accademici di ogni Ateneo, ora si attende il parere di CUN e ANVUR e poi il via libera del Ministero dell’Università e della Ricerca. Otto nuovi corsi saranno proposti dall’Università di Bologna, quattro dall’Università di Parma, tre dall’Università di Modena e Reggio Emilia e uno da quella di Ferrara.   “L’offerta formativa in Emilia-Romagna si arricchisce di corsi di studio sempre più attenti ai bisogni del mercato del lavoro e sempre più in sintonia anche con le priorità indicate dal Patto per il Lavoro e per il Clima. Ne è una dimostrazione l’attivazione di altre lauree ad orientamento professionale. Inoltre, frequentare le lezioni e sostenere gli esami in lingua inglese è un’opportunità importante per i nostri studenti e le nostre studentesse, oltre a richiamare nei nostri Atenei sempre più studenti stranieri. La nostra regione- chiude Salomoni- anno dopo anno si conferma sempre più attrattiva e in grado di sostenere il diritto allo studio, con il 100% di borse di studio garantite agli studenti che ne hanno il diritto e uno stanziamento senza precedenti di 135 milioni di euro”, sottolinea l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni.

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