martedì, 23 Aprile, 2024
Società

Stoppani (Confcommercio). Spreco alimentare. L’impegno delle imprese e l’attuazione di progetti virtuosi

“Una responsabilità sociale urgente”. Così la Confcommercio definisce l’impegno contro lo spreco alimentare che, è “da sempre un tema molto sentito dalla Confederazione e dalle imprese”. Le notizie che emergono dalla decima giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, “One health, one heart”, sono di particolare interesse, per i temi innovativi e le possibili soluzioni.

L’impegno della Confederazione
In primo luogo la Confcommercio rivendica il suo ruolo di rappresentanza delle imprese in ambiti e comparti molto diversi tra loro: “dà voce a esercizi di vicinato, reti in franchising, media e grande distribuzione nei vari stadi della filiera, ma include anche il vasto mondo della ristorazione, nella componente commerciale e collettiva”. Da qui nasce la collaborazione con l’Osservatorio internazionale sul Cibo e Sostenibilità.

Acquisire una visione globale
Progetti e iniziative sono illustrate dal vice presidente vicario di Confcommercio, Lino Stoppani, nel suo intervento in occasione della campagna di Last Minute Market organizzata a Roma. “Collaborare con l’Osservatorio Internazionale su Cibo e Sostenibilità”, evidenzia Stoppani, “significa per Confcommercio acquisire una visione globale del problema dello spreco alimentare e cogliere l’opportunità per avviare un percorso legato alle azioni virtuose che le imprese di settore possono sviluppare, soprattutto nella distribuzione e nella ristorazione. Lo spreco di cibo, infatti, è un tema di responsabilità sociale sentito come urgente dalla Confederazione e dalle imprese associate e la nostra adesione all’Osservatorio, avvenuta un anno fa, rappresenta il naturale ampliamento del campo di azione di Confcommercio su questi temi, già avviato da tempo nei tavoli costituiti presso il Masaf”. 

Come e dove avviene lo spreco
Il percorso dello spreco del cibo è uno degli aspetti più studiati dalla Confederazione. “Oggi sappiamo”, racconta il vice presidente vicario di Confcommercio, “che metà delle perdite e degli sprechi alimentari globali avviene a monte, prima che i prodotti arrivino ai negozi, ai magazzini dei rivenditori e ai ristoranti, ma è cruciale analizzare anche il comportamento del consumatore, dentro e fuori casa. Esiste un nesso tra informazione, acquisto e consumo di cibo che svolge un ruolo cardine per far acquisire al consumatore, soprattutto nelle fasce di popolazione dove si spreca più cibo, la consapevolezza necessaria a consolidare abitudini alimentari sane, per sé e per l’ambiente. Per questo”, secondo il vice presidente vicario di Confcommercio, “è necessario rafforzare e sostenere campagne informative che raggiungano il consumatore per guidarlo consapevolmente nella scelta dei prodotti, guardando non solo alle offerte, ma anche alla sostenibilità e alla qualità del cibo che viene acquistato”.

Ruolo di contrato delle imprese
A giudizio della Confcommercio le imprese svolgono un ruolo importante nel contrasto allo spreco alimentare. “Sia quelle della distribuzione, ad esempio con la ridistribuzione del cibo, sia quelle della ristorazione, dove sta crescendo la possibilità di portare a casa gli alimenti non consumati. Una pratica, questa”, spiega ancora Stoppani, “che rimane virtuosa, anche dinanzi al calo dei consumi fuori casa registrato in concomitanza con gli anni dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Perché mettere al centro il valore del cibo svolge una funzione educativa che va ben oltre la ristorazione stessa”. “Ma nella ristorazione”, propone il vice presidente vicario di Confcommercio, “occorre fare di più ripensando i processi in funzione del contrasto degli sprechi anche nella fase della preparazione dei piatti, oltre che in quella della conservazione dei prodotti”.

Preservare il valore del cibo
“Occorre, dunque”, avverte infine il dirigente della Confcommercio, “il contributo di tutti, imprese, consumatori, esperti della salute, per raggiungere l’obiettivo di preservare il valore del cibo lungo tutta la filiera, ridurre lo spreco alimentare e giungere a modelli di consumo e produzione sostenibili”.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Fondi russi, il giorno della verità. Blinken: Draghi “guida esemplare”

Cristina Calzecchi Onesti

Vola la spesa dei turisti stranieri in Italia: nel 2023 l’aumento è del 17%

Maria Parente

L’Africa come opportunità. Italia in prima linea

Marina Sereni*

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.