Un’operazione contro la pedopornografia del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica in Toscana ha portato a 26 denunce e all’arresto di cinque persone, tra cui l’autista di uno scuolabus e un catechista. L’attività si inserisce nella più ampia operazione “Dictum”, supportata operativamente dal Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online del Servizio Polizia Postale ed originata da un’indagine del C.O.S.C. della Polizia Postale per la Lombardia, che ha visto coinvolti oltre 1.700 utenti residenti in Italia, che si procacciavano materiale pedopornografico attraverso un noto servizio di cloud storage estero. Gli elementi emersi nel corso dell’attività investigativa, curata dalla Sezione specializzata del C.O.S.C. della Polizia Postale per la “Toscana”, hanno permesso alla Procura di Firenze di emettere provvedimenti di perquisizione informatica a carico di tutti i 31 utilizzatori degli account individuati in ambito regionale. “Le sofisticate tecniche di analisi utilizzate dagli investigatori del C.O.S.C. della Polizia Postale per la “Toscana” sui dispositivi informatici sequestrati agli indagati hanno consentito di accertare che molti di loro si servivano della navigazione anonima su internet per non essere rintracciati. Il materiale illecito scaricato da internet veniva catalogato in base alla tipologia, per poter essere rapidamente individuato, per soddisfare il desiderio del momento o per condividerlo con altri utenti”, sottolineano gli inquirenti. Per cinque degli indagati, oltre alla gravità del fatto, desumibile dalla detenzione di migliaia di immagini e video raffiguranti bambini, anche in tenera età, coinvolti in atti sessuali con adulti o con altri minori, oltre che in atti di autoerotismo, è stata accertata anche la pericolosità, in quanto, concludono gli inquirenti, “stabilmente dediti alla raccolta e allo scambio di materiale pornografico realizzato con l’impiego di minori”.