Per contrastare la crisi energetica in Italia occorre rendere strutturali i risparmi raggiunti nel 2022, aumentare la spinta sulle rinnovabili, e valorizzare l’efficienza energetica dell’industria, in linea con i nuovi obiettivi europei. È quanto ribadito dal think tank italiano no profit sul clima “Ecco”, che ha come obiettivo quello di accelerare l’azione climatica in Italia e nel mondo. “Nel corso del 2022, imprese e cittadini italiani hanno ridotto la domanda di gas del 9%, risparmiando circa 7 miliardi di metri cubi (mmc), equivalenti a un quarto delle importazioni russe. Meglio ha fatto in media l’Europa, con un taglio dei consumi del 12%, secondo le prime stime del centro studi Bruegel.
Questo percorso virtuoso deve ora accelerare nel solco del pacchetto europeo RepowerEU, con un potenziale di riduzione dei consumi europei di gas fino al 40% nel 2030”, spiega il think tank. Secondo le proiezioni di Ecco, risparmi, rinnovabili ed efficienza energetica permetterebbero di sostituire l’80% del gas russo nei prossimi due anni.
La revisione del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima, la cui prima bozza è attesa a giugno, dovrebbe contenere questi obiettivi settoriali, definire le politiche abilitanti e adottare un sistema di monitoraggio. Il gas rimanente da compensare deriverebbe da un aumento delle importazioni dalle infrastrutture esistenti, senza quindi la necessità di fare ricorso a nuova produzione nazionale o nuovi rigassificatori e gasdotti.