lunedì, 16 Dicembre, 2024
Politica

“Pieno sostegno a Kiev. Italia protagonista in Europa. Energia, risposta Ue insoddisfacente e inattuabile”

Le comunicazioni di Giorgia Meloni al Parlamento sulla posizione italiana al Consiglio europeo

Non è una Giorgia Meloni accomodante quella che domani sarà a Bruxelles per il Consiglio europeo. Il premier ieri mattina per le comunicazioni al Parlamento ha puntualizzato ciò che non va, e cosa deve essere fatto per rafforzare l’unità e una visione comune tra i Paesi europei. Giorgia Meloni è convinta “che l’Italia possa e debba giocare un ruolo da protagonista in Europa avendo come stella polare la difesa dell’interesse nazionale”.

Il nuovo ruolo dell’Italia

Come prima questione il premier ha rimarcato l’impegno dell’Italia nel rilanciarsi da protagonista nelle scelte dell’Unione. “Noi abbiamo sempre dibattuto, a volte con decisione, veemenza, attorno all’ipotesi che in Italia dovesse esserci più o meno Europa. Quasi mai ci siamo chiesti se in Europa dovesse esserci più o meno Italia. Il nostro obiettivo, piuttosto che più Europa in Italia, è più Italia in Europa, come si conviene a una grande nazione fondatrice”. Giorgia Meloni ha ricordato anche l’impegno suo personale e quello del Paese nel voler tenere alto l’impegno in Europa. “Non è stato un caso che il primo viaggio all’estero da presidente del consiglio fosse presso le istituzioni dell’Ue. È stata una scelta che muoveva dalla convinzione e dalla consapevolezza”, ha osservato il presidente del Consiglio, “che alla prova dei fatti non sarebbe stato difficile dimostrare quanto la realtà del governo fosse distante da un certo racconto disfattista e interessato fatto all’estero e la convinzione che l’Italia possa e debba giocare un ruolo da protagonista in Europa”.

Uniti contro l’aggressione della Russia

Il primo tema sollevato da Giorgia Meloni è il ribadire la posizione dell’Italia, “stato fondatore sia dell’Alleanza Atlantica sia dell’Europa, farà la sua parte”. Ed ha ribadito il valore di una strategia comune. “’Europa deve essere unita contro l’aggressione russa, non abbiamo cambiato idea, le nostre convinzioni non cambiano se siamo al governo o all’opposizione” ha proseguito Meloni nelle sue comunicazioni a Montecitorio. “Lo spazio di manovra per il cessate il fuoco appare oggi assai limitato ma l’Italia appoggerà in ogni caso gli sforzi in proposto. L’Unione europea deve assumere su questo fronte un ruolo più incisivo a beneficio dell’intero continente”. Una unità chiesta dal premier anche nella valutazioni della sanzioni internazionali contro la Russia.
“Le sanzioni sono dolorose per il nostro tessuto produttivo ma sono efficaci: stanno avendo un effetto sulla Russia”, ha detto il presidente del Consiglio, “I costi per Mosca devono essere superiori a quelli sopportati dall’Europa. Per questo vigileremo sugli effetti di queste misure, soprattutto per quanto riguarda l’energia”.

No all’utilizzo del cibo come arma

L’intervento del premier ha toccato anche un altro difficile problema di politica internazionale. “Non dobbiamo consentire che Putin utilizzi la carenza di cibo come arma contro l’Europa, come già sta facendo con il gas e il petrolio” ha insistito Giorgia Meloni. “Contrastare la carenza di cibo riguarda anche la sicurezza europea come conseguenza dell’instabilità dei Paesi africani”.

Rafforzare le capacità di difesa

Un richiamo forte all’unita dei Paesi Ue è stato auspicato dal premier che chiede quella, “autonomia strategica dell’Ue”, che per la Meloni, “deve essere interpretata come un’opportunità di rafforzare le proprie capacità di difesa, quale pilastro euorpeo in ambito Nato”.
“È evidente a tutti”, ha proseguito il premier, “come un meccanismo di tutele diverse di imprese in paesi diversi provocherebbe una distorsione del mercato unico che comprometterebbe l’intera Europa: ormai è la maggioranza degli stati a chiedere con noi un tetto dinamico al prezzo del gas. Andare in ordine sparso, pensando di salvarsi a scapito degli altri, non solo è un illusione ma tradirebbe un’idea di un Europa diversa da quella decantata di questi anni”.

Bloccare scafisti e trafficanti

Una nota di impegno ma anche di rivendicazione di quanto è stato fatto riguarda il capitolo migranti. “L’Italia sta sostenendo l’onere maggiore di fronte al traffico di esseri umani nel Mediterraneo. Non intendiamo fingere che vada bene così. Quando leggiamo di scontri a fuoco fra libici e trafficanti di esseri umani o degli scafisti che gettano a mare i migranti, siamo sempre più convinti che arricchire questi cinici schiavisti del terzo millennio nulla ha a che dare con il concetto di solidarietà”.

Inflazione, preoccupa il piano Usa

Sui temi economici il premier ha espresso più considerazioni, anche critiche. Ad iniziare dalla politica di aiuti degli Stati Uniti alle proprie imprese. “L’Inflation Reduction Act”, il piano degli Stati Uniti contro l’inflazione “desta preoccupazione: non possiamo nascondere i potenziali effetti distorsivi e discriminatori verso le imprese europee che potrebbe generare”.

Energia, dalla Ue risposte insoddisfacenti

A conclusione delle comunicazioni al Parlamento sul Consiglio europeo, Giorgia Meloni lancia una ammonimento verso i tentennamenti dell’Unione sul come arginare il caro energia.
“Il Consiglio Europeo torna ad occuparsi dell’impatto dei prezzi dell’energia. L’obiettivo è un percorso di sicurezza energetica” su cui “da mesi l’Italia è in prima fila per un tetto dinamico dei prezzi. Per ora la risposta della Commissione europea è insoddisfacente e inattuabile. È fondamentale porre un argine alla speculazione: la posta in gioco sull’energia è molto alta perché definisce la capacità dell’Europa di difendere le sue famiglie e le sue imprese” evitando di avere “un’Ue a due velocità”. “È evidente a tutti come un meccanismo di tutele diverse di imprese in paesi diversi provocherebbe una distorsione del mercato unico che comprometterebbe l’intera Europa”, ha evidenziato il presidente del Consiglio, “ormai è la maggioranza degli stati a chiedere con noi un tetto dinamico al prezzo del gas. Andare in ordine sparso, pensando di salvarsi a scapito degli altri, non solo è un illusione ma tradirebbe un’idea di un Europa diversa da quella decantata di questi anni”.”L’autonomia strategica dell’Ue”, ha insistito Giorgia Meloni, “deve essere interpretata come un’opportunità di rafforzare le proprie capacità di difesa, quale pilastro europeo in ambito Nato”.

Traffico, polemica sul ritardo

Siparietto polemico ad inizio seduta. Il segretario della Camera, Roberto Giachetti si è lamentato per il ritardo dell’inizio della seduta. “Sono qui da parecchi anni e non mi era mai capitato che senza alcuna motivazione l’Aula convocata alle 9.30 e poi, trattati un po’ come da camerieri, ci si dice che il presidente arriva alle 9.50. Non è un problema normale ma di rapporti istituzionali. Vorrei sapere se ci sono precedenti di questo fatto negli ultimi 20 anni”. Immediata la risposta del presidente Lorenzo Fontana: “li cercheremo e glieli faremo avere”. “Mi scuso con Giachetti e con l’Aula per il ritardo”, ha poi commentato il presidente Giorgia Meloni aprendo le sue comunicazioni alla Camera, “per un motivo di traffico che non avevo previsto. Non ho detto che è colpa di Gualtieri ma del traffico”.

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