venerdì, 3 Maggio, 2024
Ambiente

Risparmio idrico del 60% in agricoltura si può. Servono investimenti in R&S

Il risparmio di consumo idrico in agricoltura è uno dei temi della transizione ecologica divenuti centrali in questa estate particolarmente torrida e di siccità diffusa in tutta la Penisola. Esistono, però, aziende che da tempo hanno investito sullo studio di possibili soluzioni che possano portare a ridurre anche del 60% il proprio bisogno di acqua basato soprattutto sull’irrigazione controllata. Si tratta di impianti sperimentali a goccia con “distribuzione sito specifica”, che permette di utilizzare un quantitativo di acqua assai minore rispetto a un impianto tradizionale. Se questo metodo sperimentale venisse implementato anche da altre aziende, comporterebbe un grande efficientamento delle riserve disponibili senza compromettere la produttività e la qualità dei campi coltivati.
Lo hanno già sperimentato in Umbria
Ne è un esempio il progetto Agroclim Technology dell’azienda vinicola Arnaldo Caprai di Montefalco, in Umbria, che ha sviluppato una tecnologia intorno a un impianto per la depurazione delle acque in grado di bonificare i reflui prodotti durante i processi di vinificazione e provvedere alla loro espulsione in acque superficiali. L’acqua così trattata viene impiegata per l’irrigazione delle aree verdi aziendali. Per la pulizia e la sterilizzazione degli strumenti della cantina, invece, hanno installato un nuovo impianto di microfiltrazione che ha permesso, a fronte di un maggiore quantitativo di uve lavorate, di ridurre proporzionalmente il consumo di acqua di pozzo utilizzata. A questo recupero dell’acqua in eccesso durante le lavorazioni, hanno collegato un impianto di irrigazione sperimentale capace di rilasciare quantitativi differenziati di acqua nelle diverse aree del vigneto. L’impianto, realizzato tramite l’analisi di immagini satellitari e gestito da un software che rileva in tempo reale l’umidità del terreno, si attiva se viene superata la soglia di stress idrico impostata e se le previsioni meteo a 5 giorni non confermano eventi piovosi. Obiettivo primario è fornire la minor quantità di acqua possibile solo nelle zone dove è effettivamente necessaria per massimizzare il risparmio idrico e la qualità della produzione, proteggendo le viti dalle ondate di calore.
Sempre nell’ambito del progetto Agroclim Technology, è stato installato una ventola antibrina per il controllo dei danni da gelate primaverili e un nuovo atomizzatore a recupero di prodotto per trattare i vigneti in modo tempestivo e ridurre del 50% il consumo di fitofarmaci. Sono i cambiamenti climatici a imporre un ripensamento delle tecniche agricole, che devono essere capaci di fronteggiare inverni più miti e più umidi, estati più calde e più secche, eventi climatici più frequenti e più intensi. In particolare, l’agricoltura dovrà saper migliorare la propria efficienza nell’uso dell’acqua e ridurne le perdite. Nel caso dei vigneti, la gestione dell’acqua è anche uno strumento per modulare la qualità delle uve in funzione di un preciso obiettivo enologico. Le risorse a disposizione saranno sempre più scarse e andranno utilizzate con parsimonia al fine di ridurre l’input energetico e dell’attività vitivinicola. Il riscaldamento globale accrescerà la necessità di interventi irrigui più frequenti, rendendo ancora più urgente una migliore conoscenza degli effetti dell’acqua sulla produzione viticola e una sua razionale ripartizione durante la stagione vegetativa.
Il deficit idrico minaccia tutti i vigneti
Nella sola zona di Montefalco dove opera questa cantina, patria del Sagrantino, nel primo semestre 2022 sono state registrate -51% di precipitazioni rispetto alla media. Nei primi 6 mesi del 2022 sono caduti solo 176 mm di pioggia rispetto agli oltre 360 mm della media storica. Il suolo vitato di Montefalco a giugno ha già raggiunto un potenziale idrico negativo (scarsità di acqua) che normalmente viene raggiunto alla fine del mese di agosto. Attualmente si registra un deficit idrico del terreno vitato a Montefalco che è doppio rispetto a quello misurato nello stesso periodo del 2021.
Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Medici all’attacco dei partiti: responsabili della sanità in crisi

Maurizio Piccinino

Nordio: “Entro il 2026 organici pieni con 1300 unità”

Stefano Ghionni

Messina (Confesercenti): 25 aprile un ponte per 5 milioni di turisti. Ma su personale e fisco i nodi restano

Ettore Di Bartolomeo

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.