giovedì, 25 Aprile, 2024
Economia

Sindacati e Associazioni di categoria: i partiti ascoltino la società

“Ci saremmo dovuti incontrare la prossima settimana, ma la crisi di Governo ha fatto saltare tutto”.
È la sintesi migliore fatta dal segretario Uil, PierPaolo Bombardieri, che segna lo stato d’animo dei sindacati e delle Associazioni di categoria che la prossima settimana avevano in agenda confronto decisivi su salari, contratti, previdenza e il maxi Decreto Aiuti. Tutto rinviato a data da destinarsi, senza nessuna certezza sui contenuti delle riforme. Evaporato anche il Patto sociale evocato da Draghi rimasto solo come vaga intenzione. I sindacati, le Associazioni di categoria, le varie Confederazioni oltre alle critiche sulla fine repentina dei confronti, sottolineano il rischio di andare incontro verso un autunno ad alto rischio sociale. C’è un appello generale e corale al “Recuperare la distanza tra società e politica”.

I sindacati in allarme

Cisl e Uil, parlano di emergenza e tempi “cruciali”, sottolineando le “forti preoccupazioni”, per le difficoltà dei lavoratori.
“L’emergenza che stiamo vivendo sull’inflazione, sulla perdita del potere d’acquisto e sul costo dell’energia”, osserva Bombardieri, “non può aspettare l’esito delle elezioni. C’è bisogno di risposte subito. Ci aspettiamo che ci sia un intervento immediato per utilizzare i 10 miliardi a favore di lavoratrici, lavoratori, pensionati e pensionate. Inoltre, non possiamo permetterci di perdere ulteriori risorse per il mancato rispetto dei tempi previsti dal Piano nazionale di Ripresa. Anche le decisioni assunte dalla BCE”, evidenzia il leader della Uil, “pongono la nostra classe politica di fronte a una responsabilità più grande, perché se non rispettiamo quei tempi non si attiverà, se necessario, lo scudo contro lo spread”.

Uil, recuperare credibilità

La Uil con il segretario Bombardieri sollecita azioni rapide. “Noi continuiamo a sostenere le proposte unitarie presentate su precarietà del lavoro, su riforma fiscale e su pensioni: ne discuteremo con il prossimo Governo”, auspica il leader della Uil, “sperando che i programmi che i partiti metteranno a punto in vista delle elezioni tengano conto di queste esigenze e di chi è rimasto indietro. La politica”, osserva Bombardieri, “faccia uno sforzo in più per recuperare quella distanza che registriamo rispetto ai cittadini”.

Cisl: crisi incomprensibile

Delusione del segretario Cisl, Luigi Sbarra. “Il forte invito che abbiamo rivolto nelle giornate passate alla responsabilità, all’ unità, alla coesione non è stato raccolto dalle forze politiche e oggi ci troviamo davanti ad una crisi di governo incomprensibile e per certi versi assurda”, sottolinea il leader sindacale, “destabilizzante nel pieno della tempesta economica, sociale sanitaria per il nostro paese”.
“Abbiamo davanti tempi cruciali caratterizzati da grandi difficoltà”, ricorda Sbarra, “inflazione alta, pandemia, guerra, shock energetico pesante, emergenza alimentare accompagnata anche dal rischio di una recessione. Sono momenti che richiederebbero il massimo di responsabilità, di stabilità, di governabilità”.

La saggezza di Mattarella

La Cisl si affida alla saggezza del nostro Presidente della Repubblica Mattarella. “Certo conta molto la scelta che Mattarella assumerà nelle prossime ore, per esempio con quale Governo si andrà alle elezioni, se con un governo Draghi impegnato sugli affari correnti o magari se c’è un’ipotesi di governo di transizione”, commenta Sbarra, “Noi pensiamo che in ogni caso, anche un governo caratterizzato solo per l’ordinaria amministrazione, in attesa delle elezioni, non può non includere un impegno per la gestione di un’emergenza sociale che come sappiamo oggi prende la forma di un’inflazione che schiaccia i redditi ed i risparmi delle fasce deboli, erode il potere di acquisto per lavoratori e pensionati”.

Confcommercio, responsabilità

Timori per una crisi sociale, per le troppe incertezze e prossimi mesi a tinte cupe. È il giudizio della Confcommercio che emenda: “Un teatro di guerra aperto in Europa, il contrasto della pandemia, l’emergenza economica ed il rischio di quella sociale: sono evidenti le sfide con cui il Paese si deve confrontare ed i rischi ed i costi di risposte  inadeguate o tardive”. Per questo Confcommercio, sottolinea in una nota la Confederazione, “ritiene che sia il tempo di un supplemento di responsabilità da parte di tutti. Vale per le parti sociali nel confronto e nella collaborazione tra di loro e con le istituzioni. E vale, anzitutto, per le forze politiche. Perché sono appunto chiamate ad affrontare e risolvere la crisi politica con responsabilità e tempestività”.
La Confederazione parla di “attese reali”, sul come superare le difficoltà. “Insomma, bisogna che tutti abbiano piena consapevolezza delle esigenze e delle attese del Paese reale e di quanto sia cruciale agire presto e bene. A partire”, evidenzia la Confederazione, “dal cronoprogramma delle riforme e degli investimenti del Piano nazionale di Ripresa”.

Artigiani, prezzo altissimo

La Confederazione nazionale degli artigiani esprime forte preoccupazione davanti alla crisi politica. “Il balzo dell’inflazione, la crisi energetica, gli effetti della guerra in Ucraina di cui non si scorgono spiragli di soluzione, il cambiamento della politica monetaria in senso più restrittivo delineano un contesto che avrebbe richiesto coesione e responsabilità nella ricerca di scelte e interventi per evitare che imprese e famiglie paghino un prezzo altissimo”, scrive la Confederazione, “Preoccupazione inoltre sulla capacità di rispettare le scadenze vincolanti per beneficiare delle ingenti risorse del Piano nazionale di Ripresa, essenziali per la modernizzazione del paese e il rafforzamento del potenziale di crescita, e rispondere alle decine di migliaia di imprese che rischiano il fallimento a causa del blocco dei crediti legati agli ecobonus”.

Agricoltori, attesa del peggio

La Confederazione italiana agricoltori fa presente che oltre alle difficoltà del settore ci sono questioni irrisolte e che volgono al peggio. L’esempio è la trattativa sul prezzo del latte, “L’aumento ottenuto dagli allevatori, infatti, rischia di essere superato presto dall’incremento dei costi di produzione, che non si ferma, complice l’instabilità dei mercati e, ora, anche quella politica con la caduta del governo”.
Gli effetti della crisi sono ritenuti pericolosi. “L’attuale situazione ci pone in una posizione di forte preoccupazione per le prospettive future delle imprese zootecniche, che necessitano di interventi concreti, urgenti e sicuri, per superare questa fase critica”, spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, “C’è bisogno di un governo pienamente operativo, perché tutto questo caos avrà ripercussioni sull’accesso alle risorse finanziarie e sulla tenuta delle aziende del settore”.

L’appello di Confartigianato

“Subiamo una crisi di governo”, osserva il presidente della Confederazione, Marco Granelli, “che auspicavamo potesse trovare soluzione nella normale dialettica politica. Abbiamo bisogno di uscire dall’ansia e dal senso di precarietà che sono condizioni nemiche del ‘fare impresa’. Gli imprenditori continuano a confidare nel Piano nazionale di Ripresa e nelle riforme annunciate per risollevarsi e contribuire allo sviluppo del Paese, dopo la pandemia e oggi alle prese con rincari di energia e materie prime, crescita dell’inflazione, aumento del costo del denaro”. “Per non disperdere le loro energie e la loro fiducia”, conclude Granelli, “quel percorso non può interrompersi e deve trovare continuità anche in coloro che saranno chiamati a guidare l’Italia”.

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