venerdì, 29 Marzo, 2024
Ambiente

Siccità. Coldiretti: pascoli secchi, problemi per l’abbeveramento degli animali. Alpeggio già in chiusura

Pascoli sempre più secchi e le pozze per abbeverare gli animali asciutte a causa della mancanza di pioggia e delle alte temperature. Arriva l’emergenza siccità negli alpeggi. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla situazione in montagna, in riferimento all’ultima ondata di caldo che soffoca l’Italia con le città bollenti in un 2022 che in Italia si classifica nel primo semestre come l’anno più caldo di sempre che spinge la diffusione degli incendi insieme a precipitazioni praticamente dimezzate lungo la Penisola.

Emergenza abbeveramento

“Una situazione drammatica sui pascoli in altura che coinvolge dalla Lombardia al Veneto, dal Piemonte all’Emilia”, sottolinea Coldiretti, “con prati secchi che costringono le greggi a spostarsi sempre più dentro nei boschi, caldo anomalo, fonti d’acqua in affanno con gli animali che rischiano di non avere da bere e in alcuni casi vengono dissetati da rifornimenti di emergenza trasportati con gli elicotteri, con le autobotti e con le cisterne trainate dai trattori, come in provincia di Bergamo”.

Sorgenti al minimo

Sempre in Lombardia nel Bresciano sorgenti al minimo storico e pascoli rinsecchiti e autobotti in azione. “In sofferenza”, continua Coldiretti, “anche gli alpeggi tra Alto Lago di Como, Valtellina e Valchiavenna, con erba dei pascoli ingiallita e difficoltà di far abbeverare gli animali con le mucche che stanno producendo tra il 10 e il 20 per cento di latte in meno”.

Sfamare gli animali

Si rischia, avverte Coldiretti, un ritorno a valle forzato e anticipato di diverse settimane per la difficoltà di approvvigionamento del fieno necessario per sfamare gli animali. “Mentre in Veneto, sulle Dolomiti, sull’Altopiano di Asiago e sui Monti Lessini negli alpeggi in difficoltà per scarsità d’acqua e prati pascoli secchi è scattata”, fa presente la Coldiretti, “la solidarietà fra gli agricoltori per ospitare le mandrie in altura.

Sulle montagne in Piemonte le temperature sono elevate e mancano i tradizionali temporali estivi in alta quota con la conseguenza”, sottolinea Coldiretti, “che scarseggia il foraggio per nutrire gli animali mentre nei pascoli dove c’è ancora disponibilità di erba, gli allevatori portano vasche di abbeveraggio e tubazioni per l’acqua con il rischio di dover anticipare la chiusura della stagione di alpeggio con il ritorno nelle stalle di pianura”.

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