martedì, 7 Maggio, 2024
Società

Shoah: Milano, 14 Medaglie D’onore a deportati nei campi nazisti

Sono quattordici le Medaglie d’Onore concesse con decreto del Presidente della Repubblica consegnate oggi dal prefetto di Milano, Renato Saccone, ai cittadini italiani, deportati e internati nei lager nazisti e ai familiari dei deceduti. Uno solo di questi riconoscimenti e’ stato consegnato a un sopravvissuto ai campi e testimone della deportazione, Franco Tenderini. Gli altri tredici, deceduti, sono Carlo Arrigoni, Sigismondo Beduschi, Francesco Caccia, Giuseppe Erami, Erminio Frappetta, Silvio Giacomelli, Giulio Guastavigna, Antonio Izzo, Umberto Labozzetta, Renzo Mocchetti, Paolino Pasqua, Olivo Seghezzi e Vittorino Usuelli. Alla cerimonia, tenutasi presso l’Istituto Tecnico Artemisia Gentileschi, hanno partecipato, oltre al prefetto, anche il sindaco Giuseppe Sala, l’assessore alle Politiche Sociali di Regione Lombardia, Stefano Bolognini, la senatrice a vita e sopravvissuta alla deportazione a Auschwitz, Liliana Segre, il sottosegretario agli Affari Regionali e all’Autonomia, Stefano Buffagni.

Davanti a una platea di giovani studenti delle scuole elementari, medie e superiori, la senatrice Segre ha detto che “c’e’ qualcuno che dice ‘basta con il Giorno della Memoria’. Ma ricordatevi che per qualcuno e’ sempre il Giorno della Memoria”. La senatrice ha ringraziato quindi gli studenti che hanno esposto alcuni progetti su cui hanno lavorato negli ultimi mesi e “soprattutto i vostri insegnanti, perche’ la loro e’ una missione che da’ speranza e non semplicemente il posto di lavoro di chi porta i ragazzi in gita ai lager. Nei campi non si va in gita, si va in pellegrinaggio”. “Il nostro Paese, lungi dall’essere razzista e xenofobo come viene raccontato ultimamente, ha istituito la Giornata della Memoria 5 anni prima della risoluzione generale dell’Onu” ha detto il ministro Bussetti, sottolineando come “ricordare la Shoah sia un dovere etico e morale”. Il sindaco Sala ha parlato invece di Europa come risposta perenne alle atrocita’ nazifasciste e dell’importanza dell’unita’ del “grande popolo europeo”, aggiungendo la propria personale promessa: “mi battero’ sempre per i diritti di tutti i miei concittadini, perche’ la nostra sacra Costituzione venga rispettata”.

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