venerdì, 26 Aprile, 2024
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Politica

Caro energia: in arrivo aiuti a famiglie e imprese

Oggi Consiglio dei Ministri

Fare di tutto per affrontare una eventuale crisi energetica e, nel contempo. tenere sotto controllo il caro gasolio, benzina e gas. Chiusa la parentesi Covid, il premier Mario Draghi, “negativizzato” al Coronavirus da ieri è tornato al timone di Palazzo Chigi per affrontare una settimana densa di viaggi, incontri e decisioni. La prima partita si giocherà oggi in Consiglio dei ministri per mettere a punto i nuovi aiuti a imprese e famiglie. Dare il via libera a nuove misure per l’approvvigionamento e autonomia energetica dell’Italia, bonus per settori produttivi in crisi, e norme per la semplificazioni.

Aiuti, accise e semplificazioni

Il percorso è quello di preparare due distinti decreti legge che saranno posti sul tavolo del Cdm. Il primo obiettivo è mettere a disposizione 6 miliardi (i partiti premono per una somma maggiore) per dare una mano alle piccole e medie imprese e alle famiglie per ridurre il peso delle bollette di gas e luce.
C’è poi in cantiere un secondo decreto per la proroga del taglio delle accise sui carburanti al 30 giugno. In più il provvedimento sostegni, dovrebbe contenere il piano “semplificazione” per la produzione da rinnovabili.

Gas, corsa contro il tempo

La decisione della Russia di tagliare le forniture di gas a Polonia e Bulgaria oltre ad essere stigmatizzata dalla Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen su Twitter, come “un altro tentativo della Russia di ricattarci con il gas”, da una forte accelerazione alla ricerca del Governo italiano di trovare una intesa con i partner europei su come prepararsi in tempi rapidi ad una chiusura totale delle forniture da parte di Mosca. Secondo il calendario degli incontri istituzionali europei, il 3 maggio il premier sarà a Strasburgo. Una occasione per Draghi di illustrare ai 705 eurodeputati della Plenaria, la richiesta italiana condivisa dai Paesi del Mediterraneo, di un tetto europeo al prezzo del gas. Tema su cui l’Italia preme perché significa trovare una unità di fondo tra le diverse posizioni Ue nel dire stop a Mosca ma anche decidere un tetto al costo del gas. Due questioni da affrontare nella sempre poi concreta previsione di una stretta nei confronti della Russia.
Stando ai calcoli delle società energetiche, entro l’inverno bisognerà riempire gli stoccaggi per far fronte ai mesi freddi e nell’arco di 2 o 3 anni, liberarsi della dipendenza da Mosca.

Casa Bianca e Kiev, i viaggi

Due i prossimi appuntamenti internazionali del premier. Ieri la conferma che Mario Draghi, martedì 10 maggio sarà a Washington alla Casa Bianca, per incontrare il Presidente Joseph R. Biden jr. Al centro dell’incontro, spiega Palazzo Chigi, “il coordinamento con gli Alleati sulle misure a sostegno del popolo ucraino e di contrasto all’aggressione ingiustificata della Russia”. Saranno inoltre discusse “le eccellenti relazioni bilaterali e riaffermata la solidità del legame transatlantico” e “sarà affrontata la cooperazione nella gestione delle sfide globali, dalla sicurezza energetica al contrasto ai cambiamenti climatici, dal rilancio dell’economia allo sviluppo della sicurezza transatlantica”. Draghi e Biden si confronteranno anche su questioni regionali e sui preparativi in vista dei vertici G7 e Nato di giugno. La seconda visita prevista da giorni è il viaggio a Kiev, per incontrare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Viaggio che dovrebbe tenersi subito dopo il vertice di Strasburgo. C’è riservatezza sulla data, tempi e modalità della missione. Il giorno sarà comunicato nella imminenza della visita.

No allo scostamento di bilancio

A Roma in queste ore tornano a farsi sentire i partiti. Il pressing ha come obiettivo il limitare l’impatto del caro bollette. Ma c’è anche un’altra ragione l’idea che 6 miliardi di nuovi aiuti non basteranno, perché oltre al caro energia c’è l’inflazione. Il Ministero dell’Economia e Finanze continua a lavorare per recuperare, anche in linea con le richieste dei partiti di maggioranza, ulteriori risorse per aumentare la dote del documento di economia e finanza. Ma al momento non ci sono ulteriori risorse disponibili, ed è escluso un nuovo scostamento di bilancio. Per una seconda tranche di aiuti si attende di capire se ci sarà una “risposta Ue”. Quella svolta auspicata di un Recovery di guerra. Come accaduto per l’emergenza Covid. Il tutto a stretto giro di tempo, perché se dall’Europa non arriveranno novità, allora secondo i partiti di maggioranza, si cercherà un’altra via.

Bonus e aiuti a settori produttivi

Oggi il Cdm sarà chiamato ad occuparsi anche di sostegni a vari sistemi produttivi che attendono aiuti. Tra le filiere produttive che hanno richiesto un supporto ci sono quella del legno e della ceramica, con problemi legati anche al recupero di materiali. Altri fondi saranno decidi per l’accoglienza profughi, un ampliamento della platea del bonus sociale, garanzie per la liquidità delle imprese e sostegni per le categorie più colpite.

Le richieste dei partiti

In ordine sparso i partiti hanno annunciato che presenteranno richieste per ridurre il peso della crisi sulle famiglie.
Il M5s, prevede di azzerare l’Iva su prodotti alimentari come pane e latte; mentre il Pd, ha ipotizzato di introdurre un assegno energia per le famiglie più deboli e di intervenire sul costo degli abbonamenti dei bus. Infine da ricordare l’impegno del premier con il Centrodestra, sul versante fisco. L’ipotesi è quella di una mediazione sulla riforma del Catasto, e il sistema duale di tassazione. L’obiettivo del Centrodestra è bloccare ogni ipotesi di maggiori tassazione, richiesta che finora ha avuto ogni assicurazione formale da parte del presidente del Consiglio.

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