venerdì, 26 Aprile, 2024
Agroalimentare

Vini solidali ed economia sociale. La Cia-Agricoltura: welfare rigenerativo per difendere produttori, consumatori e comunità dalla crisi

L’economia sociale che ruota intorno al mondo del vino può generare l’antidoto verso le pratiche anti crisi, compreso la guerra. “A dimostrarlo”, secondo la Cia-Agricoltura, “è la forza di circa 2.000 aziende agricole italiane orientate al welfare rigenerativo, curando vigneti e producendo vini in quasi la metà dei casi. Hanno superato due anni di emergenza sanitaria e, adesso, resistono agli effetti del conflitto in Ucraina”.

Vini solidali

A parlare al Vinitaly di “vini solidali”, è la Cia-Agricoltori Italiani che nella 54° edizione del Salone ha confermato l’evento con la sua Ong ASeS-Agricoltori Solidarietà e Sviluppo e il Forum Nazionale Agricoltura Sociale. “I vini solidali, in costante ascesa negli ultimi 10 anni”, scrive la Confederazione, “prima della pandemia e con volumi e valore in aumento, rispettivamente del 10% e del 5%, hanno conquistato dal 2019 quote importanti di interesse con la scelta degli italiani di un’etichetta solidale ogni tre acquistate”.

Produzione consapevole

“É accaduto”, evidenzia la Cia, “in parallelo con lo sviluppo del consumo domestico, cresciuto del 61% sul totale, pari a 208 milioni di bottiglie di origine nazionale stappate nel 2021, con la richiesta sempre maggiore di produzioni locali e l’attenzione ad acquisti consapevoli e responsabili”.

Fattorie sociali

Secondo Cia, dunque, il vino Made in Italy ha trovato nelle Fattorie sociali un trend straordinario, per l’impegno nel sostenere e favorire il recupero di soggetti in difficoltà, come disabili, immigrati e donne vittime di violenza, ma anche nel recuperare terreni confiscati. “É questo il carattere distintivo di aziende che operano sul territorio”, commenta la Cia-Agricoltura, “seguono un approccio ispirato dalla solidarietà e che, soprattutto, rendono i più deboli concretamente protagonisti nella realizzazione di produzioni di qualità, capaci anche di attrarre buyer esteri. Allo stesso tempo, poi, sono sostenibili per natura e, quindi, contribuiscono al Green Deal Ue, avendo da sempre una spiccata predisposizione per il biologico che, tra l’altro, nel comparto del vino è in crescita del 50%”.

Economia di comunità

“Le produzioni vitivinicole che vengono dall’agricoltura sociale”, spiega Giuliano Ciano, presidente del Forum, “fanno economia attraverso reti di comunità e questo, oggi più che mai, è un aspetto fondamentale che difendono attraverso il buono, il giusto e il pulito”. “Al Vinitaly è importante raccontare i vini, e aziende del settore, che sono eccellenze produttive, ma anche il modo in cui molte di queste fanno agricoltura”, ha detto la presidente di ASeS-Cia Cinzia Pagni.

Sicurezza alimentare e territori

“Anche quest’anno, le etichette presentate sono il frutto di un consolidato legame con i territori di appartenenza e di rapporti con le fasce più deboli e fragili della comunità. Nei vini solidali”, osserva Pagni, “c’è il valore aggiunto di un’agricoltura, non solo garante della sicurezza alimentare e della cura del paesaggio, ma anche in grado di promuovere inclusione sociale e nuovo welfare, difesa dei diritti e delle opportunità per tutti, dalle città alle campagne, contro ogni forma di marginalità”.

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