Dieci scuole, selezionate tra 53 candidature da tutto il Piemonte e la Valle d’Aosta, sono le “finaliste” dell’innovativo progetto “Donoscuola” della Fondazione CRT – realizzato con la Consulta per le Persone in Difficoltà – per ‘insegnare’ agli istituti scolastici a fare leva sulle potenzialità della raccolta fondi a supporto di iniziative per la collettività.
Dopo una prima fase di formazione sul fundraising che ha coinvolto ben 45 istituti, Donoscuola entra nel vivo con il lancio di dieci campagne di raccolta fondi da parte di altrettante scuole entrate nella “top ten”. I gruppi di lavoro, costituiti da insegnanti, personale non docente, studenti, saranno guidati da tutor speciali: gli ex Talenti per il fundraising “diplomati” nei corsi di alta formazione della Fondazione CRT. L’obiettivo è far sperimentare alle scuole diverse modalità di fundraising, come gli eventi e il crowdfunding on line, coinvolgendo varie tipologie di donatori, dai più piccoli alle grandi aziende, per rendere concrete e sostenibili le proposte ideate delle scuole.
“Contribuiamo a riportare la scuola al centro della comunità e a consolidare questo legame, oggi doppiamente importante per lo sviluppo dei territori dopo gli anni difficili della pandemia – affermano il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia e il Segretario Generale Massimo Lapucci -. Con questa iniziativa pionieristica, il mondo della scuola potrà disporre di nuovi strumenti strategici di progettazione, promuovere sinergie con una pluralità di attori, valorizzare il proprio capitale umano con l’acquisizione di ulteriori competenze e perseguire gli obiettivi nel segno di una maggiore sostenibilità economica”.
Le campagne di fundraising, promosse da scuole primarie, secondarie di I e II grado e da istituti comprensivi, variano dai 5.000 agli 80.000 euro per progetti riconducibili a quattro linee di intervento: sostegno agli studenti fragili e valorizzazione delle eccellenze, riqualificazione degli spazi e del patrimonio scolastico, creazione di nuove opportunità di inclusione e conoscenza, promozione di sinergie con le comunità locali.
Le iniziative oggetto delle campagne di raccolta fondi sono fortemente legate ai territori di provenienza e alle esigenze delle scuole: il fablab ‘Hub insieme’ dell’istituto Vincenzo Lancia di Borgosesia (Vercelli), dove ragazze e ragazzi con bisogni educativi speciali possono imparare a riparare oggetti; i laboratori esperienziali e di lingua per i talenti promossi dall’istituto comprensivo Andorno Micca di Biella, che prevede anche il supporto logopedico e di mediazione culturale per gli studenti più fragili; il giardino delle erbe officinali nel chiostro storico del liceo Vasco-Beccaria-Govone di Mondovì (Cuneo); il modulo tecnologico per coltivare micro-verdure ideato dall’istituto Ciampini Boccardo di Novi Ligure (Alessandria).
E ancora: dalla riconversione del cortile dell’istituto comprensivo Duca d’Aosta di Novara in uno spazio giochi polivalente per l’inclusione di bambini con disabilità, al corso di teatro per studenti e adulti proposto dall’istituzione Mont Emilius 3 di Charvensod (Aosta) come opportunità di crescita personale, coesione sociale e integrazione nella comunità montana.
A Torino le proposte vanno dal museo scolastico interattivo basato sulla ricca collezione di reperti e volumi antichi dell’istituto Pacchiotti Revel, al rinnovamento degli spazi dell’istituto Madre Mazzarello per renderli più funzionali alle esigenze pedagogiche, dalla riqualificazione della biblioteca con relativo ampliamento del catalogo libri dell’Istituto Sociale della Compagnia di Gesù, alla ristrutturazione della sala polivalente dell’Istituto Internazionale Edoardo Agnelli.