mercoledì, 24 Aprile, 2024
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Situazione Covid a Pechino sotto controllo ma guardia resta alta

“Le misure funzionano, il rischio generale è sotto controllo e con il calo dei partecipanti in arrivo, in proporzione, anche il numero di casi positivi in aeroporto scenderà”. Huang Chun, vicedirettore generale dell’ufficio per la prevenzione e il controllo della pandemia ai Giochi invernali di Pechino, è ottimista sulla situazione all’interno della bolla olimpica. E annuncia che la presenza sugli spalti potrebbe aumentare. “Non abbiamo un’occupazione al 100% degli impianti ma ci sono molti spettatori e nei prossimi giorni incoraggeremo la partecipazione di più spettatori.

La situazione Covid è sotto controllo, vengono invitati negli impianti degli spettatori che vengono sottoposti a tamponi Pcr e che devono controllare il proprio stato di salute per diversi giorni prima di entrare. Chi viene da fuori rispetto al circuito chiuso deve poi seguire un percorso particolare, anche una volta usciti dal circuito, in modo da garantire che si possa continuare a vivere in sicurezza a Pechino”.

“Il modo più sicuro è chiudere le porte e non far entrare nessuno ma non è questo lo spirito dei Giochi – aggiunge Brian McCloskey, presidente del panel di esperti medici di Pechino2022 – Il rischio Covid in Cina è basso, gli spettatori che entrano negli impianti sono a bassissimo rischio, la cosa può essere gestita facendo una pianificazione attenta, che è quello che stiamo facendo. Si corre il rischio minimo creando l’atmosfera migliore possibile”. Ci sono stati casi di atleti positivi ma trattati come contatti stretti e autorizzati a giocare. “Vediamo l’andamento dei tamponi e sulla base di questo valutiamo. Se il valore Ct scende molto è motivo di preoccupazione e se riteniamo una persona contagiosa non la si fa gareggiare”.

McCloskey fa sapere che “ci sono 32 atleti in isolamento mentre in 50 sono stati rilasciati. L’isolamento in media dura sette giorni, chi è stato contagiato in passato solitamente sta isolato per 4 giorni, 8 per i potenziali nuovi infetti. Non possiamo abbassare la guardia”. E aggiunge: “Le decisioni sugli isolamenti vengono presi su basi scientifiche. Il coronavirus si sta evolvendo e man mano che si evolve rivalutiamo le cose. C’è oggi una differenza fra i positivi che hanno dentro di sé il virus e quelli con reinfezioni, un qualcosa di cui non si sapeva nulla fino all’arrivo della variante Omicron. Ma questi sono protocolli sviluppati negli ultimi due mesi”.

“Le lamentele sulle condizioni di isolamento? Dai feedback ricevuti abbiamo fatto dei progressi ma non possiamo cullarci sugli allori e cercheremo di fare ulteriori progressi in questo senso”, garantisce invece Huang.

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