martedì, 16 Aprile, 2024
Economia

Piccole imprese. Confartigianato: ripresa difficile, un aiuto dalla flessibilità della Bce. Rallenta la richiesta di crediti

La ripresa assediata dai costi di materie prime, energia e inflazione.
Un aiuto per Confartigianato arriva dalle decisioni della Banca centrale europea che conferma le condizioni espansive della politica monetaria.
“La Bce”, evidenzia Confartigianato, “mantenendo una adeguata flessibilità nel caso sia messo a repentaglio il conseguimento della stabilità dei prezzi”.

Bce pronta agli aiuti

L’autorità monetaria europea, racconta la Confederazione, si dichiara pronta “ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno, per assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2% a medio
termine”. C’è però un rischio,“Una spinta persistente sui prezzi potrebbe accelerare il ritorno ad una politica monetaria restrittiva, con effetti recessivi sulla domanda delle famiglie, sui ricavi e gli investimenti delle imprese”.

Rallentano i prestiti

“La domanda di credito delle imprese è contenuta”, commenta la Confartigianato nella sua rilevazione, “a fronte della normalizzazione delle tensioni sulla liquidità esplose con la pandemia, con un
rallentamento del tasso di crescita dei prestiti per tutte le classi dimensionali. A settembre 2021 i prestiti alle piccole imprese crescono del 2,3% (+5,6% un anno prima), dinamica più robusta rispetto al +1,0%
del totale imprese”

Crediti deteriorati

Gli elementi di valutazione delle tendenze del credito alle imprese, scrive la Confartigianato,
e della qualità del credito, “evidenziando una curva dei tassi di deterioramento dei prestiti alle imprese su livelli molto bassi e di gran lunga inferiori rispetto a quelli registrati al termine delle precedenti recessioni del 2008-2009 e del 2011-2012”. “Sugli andamenti dei prestiti bancari influiscono, da un lato l’attenuazione della crisi di liquidità causati dalla pandemia e dall’altro l’evoluzione degli interventi anticrisi delle garanzie e della moratoria”, prosegue la nota, “Il termine della moratoria ed il progressivo riallineamento del
sistema pubblico delle garanzie possono accentuare l’instabilità finanziaria delle imprese, impedendo il graduale ritorno alla normalità, come indicato nelle scorse settimane da Confartigianato e le altre
Confederazioni dell’artigianato e delle piccole imprese”.

Il costo del credito per le imprese è stabilizzato su livelli contenuti, anche se persistono le strutturali condizioni più gravose per le micro e piccole imprese, in particolare nel Mezzogiorno. Nel lavoro si
evidenziano i segnali statistici di una risalita della percentuale netta di imprese manifatturiere che riportano difficoltà di accesso al credito, che risulta più elevata per le micro, piccole e medie imprese.
Il report è completato da una ampia dotazione di dati per territorio contenuti nell’Appendice statistica “Fondo di garanzia e fonti e scelta di finanziamento delle imprese: dati territoriali“. Per scaricarla
accedi all’area riservata.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Lavoro. Il Gol di Draghi 5 miliardi per 3 milioni di occupati

Maurizio Piccinino

Confartigianato: Pnrr e ritardi della Pubblica amministrazione. A rischio realizzazioni ed economia

Valerio Servillo

G20 a Trieste. Ministra Messa: “Ricerca chiave per ripresa forte e resiliente”

Giulia Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.