Dei 397 vincitori degli Starting Grant 2021, i finanziamenti che il Consiglio Europeo della Ricerca (ERC) stanzia per supportare “Principal Investigators” eccellenti nella fase della carriera in cui stanno avviando le proprie attività o programmi di ricerca indipendenti, 58 sono italiani, secondi solo ai tedeschi (67). Su 4.066 progetti in concorso, il 43% del totale (170) è stato presentato da giovani ricercatrici tra cui la 31enne Eleonora Macchia, ricercatrice dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” e ricercatore aggiunto alla finlandese Åbo Akademi University, un vero modello per tutte le giovani donne che vogliano intraprendere studi scientifici. Il suo progetto “NoOne” è risultato primo tra i 172 selezionati per il panel Phisical Sciences and Engineeering.
Un test rapido per marcatori cancerogeni e virali
Il progetto “NoOne” punta alla realizzazione di una piattaforma basata su un sensore bioelettronico binario a singola molecola per consentire lo screening affidabile di malattie come il cancro, nonché infezioni virali e batteriche. La piattaforma, cioè, potrebbe essere in grado di discriminare in modo affidabile campioni di biofluidi che racchiudono zero biomarcatori da quelli che ne contengono uno solo. “NoOne” ha il potenziale, pertanto, di rivoluzionare i test grazie alla sua capacità di identificazione rapida, altamente affidabile per la diagnosi precoce di una ampia gamma di patologie, spaziando dalla infezione da SARS-CoV-2, da Xyllella Fastidiosa, fino al cancro pancreatico.
2,5 milioni dalla UE per svilupparlo
Si tratta di una idea progettuale a forte carattere interdisciplinare che coinvolge aspetti della chimica analitica, della fisica dei dispositivi, dell’elettrochimica, dell’elettronica, della biochimica, dell’ingegneria chimica e dei materiali, per la quale la UE finanzierà 2,5 milioni, in 5 anni. Lo strumento, che sarà portatile, tornerà utile a medici, fitopatologi o veterinari.
Tanti ricercatori italiani ma all’estero
Purtroppo si registra un numero elevato di ricercatori italiani che porteranno avanti i progetti finanziati dall’Erc all’estero per cui il nostro Paese – stando alle statistiche preliminari pubblicate dall’ERC – si colloca solo al quinto posto, insieme alla Svizzera, per numero di progetti vincitori ospitati (28). A dominare è la Germania (72), seguita da Francia (53), Regno Unito (46) e Olanda (44). Anche “NoOne” sarà portato avanti in stretta collaborazione tra l’Università di Bari e Åbo Akademi in Finlandia, entrambe sedi operative del progetto.