Tendenza al rallentamento. Così Confcommercio valuta la leggera frenata a ottobre per la produzione industriale, “che scende dello 0,6% rispetto al mese precedente”, scrive la Confederazione, “mentre su base annua c’è un incremento del 2%”.
L’altalena che preoccupa
Le ultime stime dell’Istat, osserva la Confcommercio, evidenziano poi che nel trimestre agosto-ottobre “l’indice è cresciuto dello 0,6% sui tre mesi precedenti e che il suo livello resta superiore dello 0,7% rispetto a quello di febbraio 2020, l’ultimo mese prima della scoppio della pandemia”
Riduzione che preoccupa
“La riduzione della produzione industriale, inattesa nella sua dimensione, conferma la tendenza al rallentamento già emersa nel bimestre precedente”, commenta l’Ufficio Studi di Confcommercio, “Al netto della componente energetica il calo è stato ancora più significativo, coinvolgendo in modo abbastanza diffuso i diversi settori”. Il dato, secondo le valutazioni degli analisti, pone le premesse per un quarto trimestre meno dinamico dei due precedenti.
La crescita a questo punto sarà affidata principalmente ai servizi per i quali la domanda delle famiglie mostra ancora segnali di recupero, nonostante il rischio di frenata che si profila a causa dell’inflazione. “Pur mantenendo una visione favorevole”, conclude la nota di Confcommercio, “rispetto all’evoluzione dell’economia italiana nei prossimi mesi, non escludiamo una revisione al ribasso delle previsioni su Pil e consumi per il 2022”.