venerdì, 29 Marzo, 2024
Attualità

Confagricoltura: carenza di manodopera e Green Pass, nei campi raccolta a rischio. Subito decreti e quote d’ingresso

Agricoltura sempre più in affanno per la mancanza di manodopera e il moltiplicarsi dei controlli del Green Pass.
“Occorre risolvere velocemente i problemi pratici”, sollecita Confagricoltura, “per evitare che le misure per arginare il Covid impattino con la mancanza di manodopera nelle campagne e con diverse operazioni come, ad esempio, il carico e scarico delle merci”

Nei campi le difficoltà

È iniziata la stagione di raccolta della frutta, degli ortaggi autunnali e delle olive, mentre si sta ultimando la vendemmia. Fra pochi giorni partirà anche la campagna agrumicola e anche le normali attività aziendali rischiano di essere rallentate. Confagricoltura lamenta il fatto che manca ancora l’emanazione del decreto del presidente del Consiglio per la determinazione delle quote annuali di cittadini stranieri da ammettere in Italia, “né sono stati ulteriormente prorogati”, sottolinea la Confederazione, “per legge – come invece avvenuto con la normativa emergenziale fino allo scorso 31 luglio – i nulla osta al lavoro stagionale e i permessi di soggiorno dei cittadini stranieri già presenti in Italia”.

Situazione critica

Si sta aggravando ulteriormente l’endemica situazione di carenza di manodopera. “Circa un terzo dei lavoratori in agricoltura (390.000 secondo Inps) sono stranieri, il 60% dei quali di provenienza extracomunitaria”, fa presente la Confagricoltura, “Molti non sono vaccinati o hanno ricevuto vaccini ancora non riconosciuti dalle autorità sanitarie europee, sputnik, sinovac. Un numero consistente è ancora in fase di regolarizzazione e per ragioni legate all’incertezza del loro status sono restii ad effettuare la vaccinazione o hanno difficoltà, qualora vaccinati, a reperire la certificazione verde per ragioni di carattere burocratico”.

Le richieste urgenti

L’Organizzazione degli imprenditori agricoli chiede un’accelerazione delle procedure europee per il riconoscimento degli altri vaccini. L’ingresso sui campi, soprattutto nelle grandi aziende con un elevato numero di lavoratori, non avviene attraverso un’unica via di accesso organizzata con tornelli.

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