giovedì, 19 Dicembre, 2024
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Bianchi: ai presidi il controllo del green pass. Auspicabili test salivari

“Un lavoro titanico”. Così lo ha definito il ministro Patrizio Bianchi, in audizione in commissione Cultura alla Camera, il lavoro preparatorio alla riapertura delle scuole. 58.735 mila le posizioni a ruolo assegnate, di cui 14.194 sul sostegno, contro le 19.995, di cui 1.778 sul sostegno, dell’anno precedente. Cinque miliardi e 100 investiti sulla digitalizzazione, altri 2 miliardi sulla riapertura in sicurezza. “Abbiamo usato tutti i fondi europei a disposizione e abbiamo indotto tutti gli enti locali a utilizzarli – ha sottolineato Bianchi -. Siamo in una fase di nuova negoziazione, come ministero abbiamo lavorato sui fondi del Pon e siamo passati dai 2,7 miliardi dell’anno scorso ai 3,8 miliardi. Un miliardo in più per la scuola“.

Le 7 riforme auspicate dal ministro Bianchi

Questo lo sforzo collettivo messo in campo per far ripartire regolarmente l’anno accademico il 13 settembre ma perché la scuola torni a essere il “centro pulsante del Paese” per il ministro sono sette le riforme da avviare. “La prima cosa da fare è la riforma degli Its, segue poi la riforma della filiera professionale e tecnica con percorsi di inserimento lavorativo nella piena tutela dei ragazzi ma anche degli imprenditori. La terza azione è l’orientamento che deve essere un accompagnamento dei ragazzi alle scelte della loro vita. Serve poi la riforma del reclutamento e la formazione continua di tutto il personale, compresi i dirigenti. Poi, bisogna andare ad un nuovo contratto, per dare più valore e rispetto sociale ai docenti che negli anni si è offuscato. Serve anche la riforma del dimensionamento degli istituti: le classi pollaio sono il 2,9% del totale, concentrato negli istituti tecnici professionali delle grandi periferie urbane. Infine, c’è una settima riforma, quella della didattica: bisogna trovare modalità riferite alle effettive competenze dei ragazzi e che riguardino la socializzazione. Spingeremo perché le sperimentazioni diventino patrimonio generale di tutti”.

Le norme sanitarie

Per quanto riguarda il controllo dei green pass, per evitare le file all’esterno e di far vedere chi ha la certificazione in regola e chi no, dal 13 settembre si avranno sui pc dei presidi le liste del personale presente negli istituti col bollino rosso e verde, non cumulabile nel tempo La piattaforma della Sogei è pronta dal 4 settembre ma ci vuole del tempo per il collaudo. La possibilità dell’abbassamento delle mascherine nelle classi con i ragazzi tutti vaccinati è allo studio del ministero, benché già prevista nel decreto legge del 6 agosto scorso sulle misure urgenti per il rientro a scuola: “Stiamo ragionando sulle linee guida –  ha detto Bianchi –  quando sarà l’ora accompagneremo il preside nella gestione di queste situazioni”Infine, per quanto riguarda il contenimento di eventuali focolai, il ministro si è detto convinto che la necessità di quarantena debba riguardare il singolo istituto, senza coinvolgere tutta la regione o il comune. “La scuola deve rimanere aperta, questa è la mia posizione, evitando situazioni di contagio diffuso. Credo che la via siano i test salivari, che devono essere estesi oltre le ‘scuole sentinella’, ma è materia del commissario Figliuolo e non mi permetto di intervenire”.

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