lunedì, 23 Dicembre, 2024
Agroalimentare

Agricoltura, raccolta in emergenza tra allagamenti e siccità. Giansanti: rivedere le norme dei risarcimenti

Situazione che preoccupa, costantemente monitorata. I danni già ci sono stati e l’allerta gialla della Protezione Civile per temporali in Veneto, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Toscana, testimonia come
centinaia di imprese agricole sono a rischio di perdere il raccolto nel giro di poche ore. Poi c’è la siccità non meno insidiosa e dannosa. In agricoltura grazie ai nuovi modelli di irrigazione di precisione si
risparmia il 30% di acqua ma se non piove è inutile anche la tecnologia.

Pioggia e siccità “Siamo preoccupati per le conseguenze in campagna dove, tra l’altro, si sta entrando nel vivo della vendemmia”, sottolinea la Confagricoltura che, con le proprie strutture territoriali, sta
attivamente monitorando la situazione meteo.

“Il cambiamento climatico in atto”, commenta la Confagricoltura, “fa sì che si scarichino vere e proprie bombe d’acqua localizzate in alcune aree; mentre in altre solo sporadiche e insufficienti bagnature: così
complessivamente il livello di umidità del terreno resta estremamente basso e le colture, in assenza di irrigazione, continuano a patire la siccità”. Senza dimenticare il rischio alluvioni, passando da un eccesso
all’altro: da zero pioggia a fenomeni virulenti, con l’acqua che scorre sui terreni aridi e non viene assorbita causando, peraltro, forte erosione del suolo fertile.

DANNI E RISARCIMENTI
Sui danni da calamità le Associazioni di categoria chiedono al parlamento di cambiare le norme di tutela.
“L’agricoltura è il primo settore economico a subire le conseguenze del clima”, ricorda Confagricoltura, “Prima l’inverno con temperature sopra la media stagionale, poi la primavera con centinaia di ettari di
frutteti colpiti da gelate, trombe d’aria, temporali violenti. Quindi l’estate con la siccità e danni notevoli alle colture in campo, e con gli incendi boschivi”.

“È necessario rivedere la normativa sulle calamità naturali, e sul Fondo di Solidarietà Nazionale, che risulta inadeguato”, osserva il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, “Occorre un approccio nuovo
da parte del legislatore, per permettere alle aziende di avere strumenti più efficaci, sia per quello che concerne la protezione attiva, sia per ciò che riguarda la materia mutualistico-assicurativa, con polizze
innovative per la tutela del reddito aziendale”.

È poi fondamentale ripristinare e rinnovare una rete infrastrutturale idrica obsoleta, con un tasso di dispersione elevato, senza dimenticare l’importanza di migliorare l’utilizzo delle acque reflue, che è una
delle sfide più importanti dell’economia circolare.

“Dobbiamo sfruttare nel migliore dei modi l’occasione del Recovery Plan”, conclude il presidente di Confagricoltura. Oggi vanno ristrutturate con urgenza le reti idriche e creati nuovi invasi. Nel nostro Paese, infatti, solo l’11% dell’acqua piovana viene trattenuta”.

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