“In Sicilia la situazione è complessa e la stiamo affrontando con i mezzi disponibili. Ringrazio il premier Draghi che ha accolto l’appello del Governatore Musumeci. Abbiamo un numero di volontari importante e ci danno una mano, avevamo preparato tutto per bene, ma in realtà il vento di scirocco e le temperature inusuali per la Sicilia – fino a 49 gradi – ci mette comunque in difficoltà”. Lo ha detto l’assessore al territorio e all’ambiente della Regione Siciliana, Toto Cordaro, a SkyTg24 commentando l’emergenza incendi sull’isola. “Siamo sul campo con il corpo forestale, col grande aiuto della protezione civile e dei Vigili del Fuoco. Più di quello che abbiamo fatto in Sicilia non possiamo fare – ha ribadito l’assessore – ma mi trovo nonostante la grandissima disponibilità a dover parlare di una sorta di guerra tra poveri con le altre regioni che soffrono per gli incendi”. Cordaro ha poi sottolineato l’operato del governo regionale per fronteggiare l’azione dei piromani. “La Sicilia sta preparando un grande piano contro la lotta alla siccità. Nel frattempo dobbiamo attrezzarci con una corretta repressione. Siamo l’unica regione a proporre una legge che aggrava le pene e introduce la confisca beni dei piromani – ha concluso – ma è di competenza nazionale e è al vaglio del Parlamento”. “Ritengo – ha continuato l’assessore regionale – che non sia ora il momento di trovare le responsabilita’. Il tempo delle analisi verra’ e sara’ rigoroso. Ora i Comuni devono cambiare passo o deve farlo il sistema legislativo. I Comuni sono gli unici che hanno l’obbligo di tenere puliti i terreni privati incolti per non lasciarli alla merce’ dei piromani assassini. La normativa attuale non permette alle regioni di avere un quadro chiaro della situazione. Ciascuno si prenda le proprie responsabilita’: o si cambia la legge o si fa in modo che i Comuni possano avere personale tecnico e risorse per adempiere alla legge. Noi ci assumiamo le nostre responsabilita’ – ha precisato l’assessore – ma io sono alla quarta stagione estiva da assessore all’ambiente e non ricordo un’estate come questa. Molti incendi, tra l’altro, non riguardano le aree boschive. La percentuale di aree boschive percorse dal fuoco rispetto al totale degli incendi e’ soltanto fino al 30% – ha concluso Cordaro – il resto sono aree di sterpaglie e quant’altro”.